Nella storia della Sicilia greca l’attività politica e militare del corinzio Timoleonte costituisce un importante anello di congiunzione ed al contempo un punto di snodo tra la tirannide dei due Dionisii e la basileia di Agatocle. Personaggio decisamente controverso, Timoleonte nella moderna storiografia ha goduto di un’ampia fortuna fondamentalmente legata alla straordinaria fioritura della ricerca archeologica avviata nella Sicilia dell’immediato dopoguerra. Negli anni la diffusa visione entusiastica è stata ridimensionata grazie ad una revisione dei dati archeologici e ad una rilettura critica delle fonti letterarie che hanno consentito una ricostruzione delle dinamiche storiche più obiettiva. È innegabile che la Sicilia nella lunga epoca dionigiana avesse risentito delle continue guerre condotte da Dionisio I e dei violenti contrasti – ideologici e militari – tra Dionisio II e Dione. Piombata nel particolarismo politico e in logoranti lotte di potere ingaggiate dai nuovi τύραννοι e δυνάσται, l’isola si rassegnava a subire le pretese egemoniche dei Cartaginesi sulla Sicilia centro-meridionale ed orientale e persino le ingerenze negli assetti politici della stessa Siracusa. In questa cornice storico-politica, il Corinzio si materializzò come l’uomo scelto dal dio, capace, nonostante i pochi uomini ed i pochi mezzi, di riportare, in soli otto anni, pace e prosperità divenendo il campione della eleutheria siceliota contro il barbaro e contro la tirannide. Un consuntivo trionfale che provoca comunque lo storico moderno a ripercorrere, con sguardo attento e vaglio critico, le tappe di un percorso militare, politico, economico e propagandistico sapientemente costruito intorno ad un personaggio carismatico.
Timoleonte, ἱερὸς ἀνήρ tra storia e propaganda
Santagati E.
2018-01-01
Abstract
Nella storia della Sicilia greca l’attività politica e militare del corinzio Timoleonte costituisce un importante anello di congiunzione ed al contempo un punto di snodo tra la tirannide dei due Dionisii e la basileia di Agatocle. Personaggio decisamente controverso, Timoleonte nella moderna storiografia ha goduto di un’ampia fortuna fondamentalmente legata alla straordinaria fioritura della ricerca archeologica avviata nella Sicilia dell’immediato dopoguerra. Negli anni la diffusa visione entusiastica è stata ridimensionata grazie ad una revisione dei dati archeologici e ad una rilettura critica delle fonti letterarie che hanno consentito una ricostruzione delle dinamiche storiche più obiettiva. È innegabile che la Sicilia nella lunga epoca dionigiana avesse risentito delle continue guerre condotte da Dionisio I e dei violenti contrasti – ideologici e militari – tra Dionisio II e Dione. Piombata nel particolarismo politico e in logoranti lotte di potere ingaggiate dai nuovi τύραννοι e δυνάσται, l’isola si rassegnava a subire le pretese egemoniche dei Cartaginesi sulla Sicilia centro-meridionale ed orientale e persino le ingerenze negli assetti politici della stessa Siracusa. In questa cornice storico-politica, il Corinzio si materializzò come l’uomo scelto dal dio, capace, nonostante i pochi uomini ed i pochi mezzi, di riportare, in soli otto anni, pace e prosperità divenendo il campione della eleutheria siceliota contro il barbaro e contro la tirannide. Un consuntivo trionfale che provoca comunque lo storico moderno a ripercorrere, con sguardo attento e vaglio critico, le tappe di un percorso militare, politico, economico e propagandistico sapientemente costruito intorno ad un personaggio carismatico.File | Dimensione | Formato | |
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