Sulla base di materiali per lo più inediti, rinvenuti nell'Archivio di Castevecchio da poco digitalizzato o riemersi dal Noord-Hollands Archief di Haarlem, è possibile oggi accedere a un nutrito manipolo di motti latini, utilizzati da Pascoli quale chiave di riconoscimento dell'autore nel certamen Hoeufftianum: per la prima volta ci si può dunque chiedere se esista una linea di collegamento tale da poter definire il corpus dei motti una sorta di universo metapoetico, costruito in parallelo e in proiezione di quello dei Carmina presentati dal poeta al certamen di poesia latina. Il contributo punta dunque a contestualizzare il motto nella biografia culturale di Pascoli, per mettere a fuoco il rapporto che egli instaurava con la materia di volta in volta trattata.
I motti dei carmi presentati ad Amsterdam
Paola de Capua
2017-01-01
Abstract
Sulla base di materiali per lo più inediti, rinvenuti nell'Archivio di Castevecchio da poco digitalizzato o riemersi dal Noord-Hollands Archief di Haarlem, è possibile oggi accedere a un nutrito manipolo di motti latini, utilizzati da Pascoli quale chiave di riconoscimento dell'autore nel certamen Hoeufftianum: per la prima volta ci si può dunque chiedere se esista una linea di collegamento tale da poter definire il corpus dei motti una sorta di universo metapoetico, costruito in parallelo e in proiezione di quello dei Carmina presentati dal poeta al certamen di poesia latina. Il contributo punta dunque a contestualizzare il motto nella biografia culturale di Pascoli, per mettere a fuoco il rapporto che egli instaurava con la materia di volta in volta trattata.File | Dimensione | Formato | |
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