Nell’indagine sulla rerum alternatio, dopo una parte introduttiva, in cui è esposto lo stato della dottrina, l’oggetto, il metodo ed il fine della ricerca, sono presi in considerazione i due più rilevanti aspetti del fenomeno dell’obbligazione alternativa: la facoltà di scelta e l’adempimento dell’obbligazione. Del primo vengono affrontate, sulla base delle testimonianze pervenute nelle fonti, le problematiche legate alla scelta tra le cose dedotte in obbligazione, viste a seconda del soggetto (creditore, debitore o terzo) cui l’electio spettava, e del secondo sono esaminati gli effetti prodotti sul vincolo obbligatorio dai vari casi di adempimento ed estinzione (cui è strettamente connessa la tematica dell’impossibilità sopravvenuta della prestazione). Si è potuto così mostrare l’adozione da parte dei prudentes di apposite regole, in presenza di un preciso interesse del creditore da proteggere e di una facoltà di scelta che costituisce un vantaggio per il titolare, e l’individuazione da parte degli stessi di una base comune assio-pratica nei casi in cui l’oggetto dell’obbligazione fosse stato alternativamente determinato. È stata inoltre prospettata, attraverso la considerazione delle soluzioni adottate in materia, in specie, da Giuliano, una nozione di alternatività che sembra riflettere una emersione storicamente stratificata degli interessi in gioco.
La rerum alternatio nelle obbligazioni romane I
Scarcella Agatina Stefania
2018-01-01
Abstract
Nell’indagine sulla rerum alternatio, dopo una parte introduttiva, in cui è esposto lo stato della dottrina, l’oggetto, il metodo ed il fine della ricerca, sono presi in considerazione i due più rilevanti aspetti del fenomeno dell’obbligazione alternativa: la facoltà di scelta e l’adempimento dell’obbligazione. Del primo vengono affrontate, sulla base delle testimonianze pervenute nelle fonti, le problematiche legate alla scelta tra le cose dedotte in obbligazione, viste a seconda del soggetto (creditore, debitore o terzo) cui l’electio spettava, e del secondo sono esaminati gli effetti prodotti sul vincolo obbligatorio dai vari casi di adempimento ed estinzione (cui è strettamente connessa la tematica dell’impossibilità sopravvenuta della prestazione). Si è potuto così mostrare l’adozione da parte dei prudentes di apposite regole, in presenza di un preciso interesse del creditore da proteggere e di una facoltà di scelta che costituisce un vantaggio per il titolare, e l’individuazione da parte degli stessi di una base comune assio-pratica nei casi in cui l’oggetto dell’obbligazione fosse stato alternativamente determinato. È stata inoltre prospettata, attraverso la considerazione delle soluzioni adottate in materia, in specie, da Giuliano, una nozione di alternatività che sembra riflettere una emersione storicamente stratificata degli interessi in gioco.File | Dimensione | Formato | |
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