Il lavoro monografico approfondisce il tema della partecipazione difensiva al procedimento tributario, quale garanzia di un migliore e più efficace esercizio della potestà impositiva, con il precipuo obiettivo di affermare, nel nostro ordinamento, l'immanenza del principio del contraddittorio endoprocedimentale. L'Autrice avvia la propria analisi delineando l'origine ed il concretizzarsi, nel sistema interno, di un diritto al contraddittorio del singolo, preliminare all'emissione di un atto autoritativo lesivo della propria sfera giuridica, nel procedimento in generale e in quello tributario in particolare. Si sofferma, poi, sull'evoluzione comunitaria del diritto evidenziando il fondamentale ruolo, nella sua delimitazione, delle Corti comunitarie, la sua dipendenza da alcune disposizioni normative, l'importanza, nella sua ermeneusi, dei principi generali di rango eurounitario, elaborati nel corso del tempo. La seconda parte del lavoro traccia, in modo concreto, le problematiche attuative del principio in ambito interno, attraverso l'esame degli esiti giurisprudenziali, degli interventi normativi e delle tesi della dottrina. L'impostazione privilegiata nella trattazione è riconducibile a quell'orientamento giurisprudenziale che impone il riconoscimento del diritto al contraddittorio in tutte le fasi interne ai procedimenti tributari che abbiano come esito finale un atto portante una pretesa definita, potenzialmente lesiva della sfera giuridica del soggetto destinatario, comprese quelle non riconducibili, tradizionalmente, all'interno dell'accertamento. Di conseguenza, all'indagine sulle problematiche relative ad una prospettabilità del diritto al contraddittorio nelle verifiche in loco, negli accertamenti svolti in Ufficio, negli accertamenti standardizzati, nelle indagini bancarie e nell'accertamento c.d. antielusivo, si affianca quella in tema di "altre" sequenze procedimentali che, parimenti, si concludono con l'emanazione di un atto preliminarmente al quale appare opportuno il confronto tra gli Uffici e il contribuente. L'Autrice conclude il lavoro suffragando, mediante una rielaborazione organica di quanto argomentato, la conclusione di una immanenza del principio del contraddittorio endoprocedimentale all'interno dell'ordinamento tributario italiano. Coerentemente delinea, le possibili conseguenze della sua violazione, valutando gli ipotizzabili rimedi e le soluzioni, alla luce delle patologie invalidanti degli atti in ambito tributario e del loro inquadramento da parte della dottrina. Auspica, infine, una sistemazione definitiva, soprattutto in ragione delle peculiarità legate alle predette conseguenze, preferibilmente con un intervento de iure condendo.
Problematiche applicative del "contraddittorio" nei procedimenti tributari
ACCORDINO P
Writing – Review & Editing
2018-01-01
Abstract
Il lavoro monografico approfondisce il tema della partecipazione difensiva al procedimento tributario, quale garanzia di un migliore e più efficace esercizio della potestà impositiva, con il precipuo obiettivo di affermare, nel nostro ordinamento, l'immanenza del principio del contraddittorio endoprocedimentale. L'Autrice avvia la propria analisi delineando l'origine ed il concretizzarsi, nel sistema interno, di un diritto al contraddittorio del singolo, preliminare all'emissione di un atto autoritativo lesivo della propria sfera giuridica, nel procedimento in generale e in quello tributario in particolare. Si sofferma, poi, sull'evoluzione comunitaria del diritto evidenziando il fondamentale ruolo, nella sua delimitazione, delle Corti comunitarie, la sua dipendenza da alcune disposizioni normative, l'importanza, nella sua ermeneusi, dei principi generali di rango eurounitario, elaborati nel corso del tempo. La seconda parte del lavoro traccia, in modo concreto, le problematiche attuative del principio in ambito interno, attraverso l'esame degli esiti giurisprudenziali, degli interventi normativi e delle tesi della dottrina. L'impostazione privilegiata nella trattazione è riconducibile a quell'orientamento giurisprudenziale che impone il riconoscimento del diritto al contraddittorio in tutte le fasi interne ai procedimenti tributari che abbiano come esito finale un atto portante una pretesa definita, potenzialmente lesiva della sfera giuridica del soggetto destinatario, comprese quelle non riconducibili, tradizionalmente, all'interno dell'accertamento. Di conseguenza, all'indagine sulle problematiche relative ad una prospettabilità del diritto al contraddittorio nelle verifiche in loco, negli accertamenti svolti in Ufficio, negli accertamenti standardizzati, nelle indagini bancarie e nell'accertamento c.d. antielusivo, si affianca quella in tema di "altre" sequenze procedimentali che, parimenti, si concludono con l'emanazione di un atto preliminarmente al quale appare opportuno il confronto tra gli Uffici e il contribuente. L'Autrice conclude il lavoro suffragando, mediante una rielaborazione organica di quanto argomentato, la conclusione di una immanenza del principio del contraddittorio endoprocedimentale all'interno dell'ordinamento tributario italiano. Coerentemente delinea, le possibili conseguenze della sua violazione, valutando gli ipotizzabili rimedi e le soluzioni, alla luce delle patologie invalidanti degli atti in ambito tributario e del loro inquadramento da parte della dottrina. Auspica, infine, una sistemazione definitiva, soprattutto in ragione delle peculiarità legate alle predette conseguenze, preferibilmente con un intervento de iure condendo.File | Dimensione | Formato | |
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