La possibilità offerta dal Bando periferie (DPCM 25/05/2016) alle amministrazioni di presentare progetti non ancora allo stadio esecutivo, ha aperto ad una riflessione di ampio respiro su riqualificazione e sicurezza urbana, e ha anche consentito il coinvolgimento attivo degli attori locali nell’individuazione di scelte progettuali condivise e coordinate. Poter lavorare alla costruzione di una Agenda urbana ha spostato l’attenzione dai progetti delle opere a quella dei processi di riqualificazione delle periferie e, in alcuni casi, ha lasciato emergere il ruolo fondamentale e innovativo del terzo settore. Il progetto “Capacity”, presentato dal comune di Messina e ammesso a finanziamento nell’ambito della prima tranche del Bando periferie, ha trovato supporto fondamentale nel contributo degli attori sociali della città e ha messo a nudo l’assenza di un mondo imprenditoriale locale non ancora pronto alla sfida dell’innovazione, prima ancora che tecnica, culturale. La proposta guarda a un modello di “rigenerazione culturale” in grado di produrre consapevolezza nella comunità e “capacità di aspirazione” (il titolo del progetto si ispira alle capabilities di Sen) per disegnare percorsi di capacit-azione e offrire possibilità di scelta in un modello di sviluppo non legato solo al reddito ma alla libertà di autodeterminarsi. Il fulcro di “Capacity” è il “paradigma di sviluppo umano” attraverso cui creare relazioni fra sistemi urbani e ambientali, educativi, di welfare, economico-produttivi, sociali, culturali, di ricerca scientifica e tecnologica.
Il ruolo del terzo settore nella rigenerazione delle periferie. Il progetto Capacity
Marina ARENA
Primo
2017-01-01
Abstract
La possibilità offerta dal Bando periferie (DPCM 25/05/2016) alle amministrazioni di presentare progetti non ancora allo stadio esecutivo, ha aperto ad una riflessione di ampio respiro su riqualificazione e sicurezza urbana, e ha anche consentito il coinvolgimento attivo degli attori locali nell’individuazione di scelte progettuali condivise e coordinate. Poter lavorare alla costruzione di una Agenda urbana ha spostato l’attenzione dai progetti delle opere a quella dei processi di riqualificazione delle periferie e, in alcuni casi, ha lasciato emergere il ruolo fondamentale e innovativo del terzo settore. Il progetto “Capacity”, presentato dal comune di Messina e ammesso a finanziamento nell’ambito della prima tranche del Bando periferie, ha trovato supporto fondamentale nel contributo degli attori sociali della città e ha messo a nudo l’assenza di un mondo imprenditoriale locale non ancora pronto alla sfida dell’innovazione, prima ancora che tecnica, culturale. La proposta guarda a un modello di “rigenerazione culturale” in grado di produrre consapevolezza nella comunità e “capacità di aspirazione” (il titolo del progetto si ispira alle capabilities di Sen) per disegnare percorsi di capacit-azione e offrire possibilità di scelta in un modello di sviluppo non legato solo al reddito ma alla libertà di autodeterminarsi. Il fulcro di “Capacity” è il “paradigma di sviluppo umano” attraverso cui creare relazioni fra sistemi urbani e ambientali, educativi, di welfare, economico-produttivi, sociali, culturali, di ricerca scientifica e tecnologica.File | Dimensione | Formato | |
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