Secondo molti studi, la dialisi extracorporea con metodiche convettive è associata con migliori outcome clinici e con un beneficio di sopravvivenza rispetto alle tecniche diffusive. Tuttavia, non c'è pieno accordo sulla reale superiorità di questo tipo di terapia sostitutiva della funzione renale su end-point forti come la mortalità. Abbiamo condotto uno studio epidemiologico retrospettivo di coorte per fornire un'evidenza "real-world" sull'impatto delle tecniche dialitiche convettive e non convettive sulla mortalità da tutte le cause e cardiaca e su parametri biochimici nei pazienti dializzati della Sicilia. I dati di tutti i pazienti adulti incidenti (N = 6529) che hanno iniziato la dialisi extracorporea cronica nel periodo 2009-2015 sono stati estrapolati dal Registro Siciliano di Nefrologia, Dialisi e Trapianto. Dei pazienti arruolati, 1558 erano trattati con tecniche convettive (23.86%). La mortalità globale era del 45.21% con una differenza statisticamente significativa tra i gruppi convettivo (31.39%) e non convettivo (49.55%) (P < 0.0001). Dopo aggiustamento per potenziali confonditori in modelli di regressione multipla di Cox di complessità crescente, il rischio di mortalità rimaneva significativamente più basso per i pazienti trattati con metodi convettivi (HR, 0.581; 95%CI, 0.525 - 0.643; P < 0.0001). Inoltre, il gruppo convettivo aveva un migliore profilo ematochimico, una maggiore efficienza dialitica e un ridotto tasso di mortalità da malattie cardiache rispetto al gruppo non convettivo. Come analisi di sensibilità, i pazienti sono stati categorizzati in base a quartili di propensity score e l'hazard ratio per la mortalità sia da tutte le cause sia cardiaca era significativamente minore per il gruppo convettivo in ogni quartile. In conclusione, nonostante il disegno osservazionale e retrospettivo, i risultati del presente studio supportano ulteriormente l'uso delle terapie convettive per il trattamento dei pazienti con malattia renale cronica in fase uremica terminale.

Mortalità e morbidità dei pazienti dializzati in Sicilia: studio epidemiologico analitico sul confronto tra metodiche convettive e diffusive

CERNARO, VALERIA
2018-11-26

Abstract

Secondo molti studi, la dialisi extracorporea con metodiche convettive è associata con migliori outcome clinici e con un beneficio di sopravvivenza rispetto alle tecniche diffusive. Tuttavia, non c'è pieno accordo sulla reale superiorità di questo tipo di terapia sostitutiva della funzione renale su end-point forti come la mortalità. Abbiamo condotto uno studio epidemiologico retrospettivo di coorte per fornire un'evidenza "real-world" sull'impatto delle tecniche dialitiche convettive e non convettive sulla mortalità da tutte le cause e cardiaca e su parametri biochimici nei pazienti dializzati della Sicilia. I dati di tutti i pazienti adulti incidenti (N = 6529) che hanno iniziato la dialisi extracorporea cronica nel periodo 2009-2015 sono stati estrapolati dal Registro Siciliano di Nefrologia, Dialisi e Trapianto. Dei pazienti arruolati, 1558 erano trattati con tecniche convettive (23.86%). La mortalità globale era del 45.21% con una differenza statisticamente significativa tra i gruppi convettivo (31.39%) e non convettivo (49.55%) (P < 0.0001). Dopo aggiustamento per potenziali confonditori in modelli di regressione multipla di Cox di complessità crescente, il rischio di mortalità rimaneva significativamente più basso per i pazienti trattati con metodi convettivi (HR, 0.581; 95%CI, 0.525 - 0.643; P < 0.0001). Inoltre, il gruppo convettivo aveva un migliore profilo ematochimico, una maggiore efficienza dialitica e un ridotto tasso di mortalità da malattie cardiache rispetto al gruppo non convettivo. Come analisi di sensibilità, i pazienti sono stati categorizzati in base a quartili di propensity score e l'hazard ratio per la mortalità sia da tutte le cause sia cardiaca era significativamente minore per il gruppo convettivo in ogni quartile. In conclusione, nonostante il disegno osservazionale e retrospettivo, i risultati del presente studio supportano ulteriormente l'uso delle terapie convettive per il trattamento dei pazienti con malattia renale cronica in fase uremica terminale.
26-nov-2018
Convezione; Diffusione; Mortalità; Registro; Terapia renale sostitutiva
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