Tra il luglio 1936 e il maggio 1937 la fase iniziale della Guerra civile spagnola fece da sfondo ad una serie di avvenimenti che videro coinvolti alcuni tra i più autorevoli esponenti dell’antifascismo italiano in esilio. Mentre a Barcellona l’anarchico Camillo Berneri ed il giellista Carlo Rosselli creavano la Sezione Italiana della Colonna anarcosindacalista «Ascaso» e partivano volontari per il fronte di Aragona, a Madrid un misterioso trafficante ed ex fascista italo-ungherese, Baldassarre Londero, riceveva dal ministro degli Affari interni del governo repubblicano, il socialista Ángel Galarza, l’incarico di trasportare una partita di lingotti e gioielli al di là della frontiera francese. Giunto in prossimità della meta, l’incauto corriere venne tuttavia ucciso e derubato di tutte le ricchezze, che svanirono letteralmente nel nulla. Il sospetto di essere il mandante dell’omicidio ricadde immediatamente sull’anarchico toscano Gino Bibbi, ex socio in affari di Londero e amico di vecchia data di Berneri, il quale divenne così il bersaglio fisso delle ire di un Galarza determinato a recuperare ad ogni costo il prezioso carico. Iniziò allora tra l’entourage del libertario lombardo e gli apparati al servizio del ministro socialista una lotta senza esclusione di colpi che culminò nei celebri «fatti di maggio» di Barcellona, al termine dei quali i corpi di Berneri e del suo amico Francesco Barbieri vennero ritrovati privi di vita nelle strade del capoluogo catalano.

Il caso Berneri. Antifascisti italiani nella Spagna rivoluzionaria (1936-1937)

Saverio Werther Pechar
2017-01-01

Abstract

Tra il luglio 1936 e il maggio 1937 la fase iniziale della Guerra civile spagnola fece da sfondo ad una serie di avvenimenti che videro coinvolti alcuni tra i più autorevoli esponenti dell’antifascismo italiano in esilio. Mentre a Barcellona l’anarchico Camillo Berneri ed il giellista Carlo Rosselli creavano la Sezione Italiana della Colonna anarcosindacalista «Ascaso» e partivano volontari per il fronte di Aragona, a Madrid un misterioso trafficante ed ex fascista italo-ungherese, Baldassarre Londero, riceveva dal ministro degli Affari interni del governo repubblicano, il socialista Ángel Galarza, l’incarico di trasportare una partita di lingotti e gioielli al di là della frontiera francese. Giunto in prossimità della meta, l’incauto corriere venne tuttavia ucciso e derubato di tutte le ricchezze, che svanirono letteralmente nel nulla. Il sospetto di essere il mandante dell’omicidio ricadde immediatamente sull’anarchico toscano Gino Bibbi, ex socio in affari di Londero e amico di vecchia data di Berneri, il quale divenne così il bersaglio fisso delle ire di un Galarza determinato a recuperare ad ogni costo il prezioso carico. Iniziò allora tra l’entourage del libertario lombardo e gli apparati al servizio del ministro socialista una lotta senza esclusione di colpi che culminò nei celebri «fatti di maggio» di Barcellona, al termine dei quali i corpi di Berneri e del suo amico Francesco Barbieri vennero ritrovati privi di vita nelle strade del capoluogo catalano.
2017
978-88-903611-4-2
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