Note di iconografia magnogreca nasce come un libro di idee e di proposte rivolte principalmente alla comunità scientifica. Si tratta di una raccolta di ricerche, a volte già pubblicate, aggiornate dal punto di vista bibliografico e rivisitate alla luce dell’avanzamento degli studi. Per la maggior parte di esse, lo spunto è stato dato da una moneta o da una serie monetale, proprio per il ruolo particolare e perspicuo che ha rivestito la monetazione nel periodo antico, essendo essa l’unica fonte di propaganda dei Governi, ma in taluni casi l’incipit viene fornito da una statua, da un brano letterario antico o da un pittura su ceramica. Anche se ancora non codificato dall’Accademia, e forse nemmeno da essa compreso appieno nelle sue potenzialità, si tratta dell’applicazione di un metodo multidisciplinare di studio delle iconografie antiche, in cui dati archeologici, numismatici, storici e letterari contribuiscono all’interpretazione di tipologie monetali, statue, figure su vasi, rilievi … Come si avrà modo di notare, la chiave della ricerca spesso risiede nella “parola”, nell’esatto termine greco o romano con cui i vari attributi venivano definiti, al fine di poter utilizzare le fonti scritte come prezioso e insostituibile ausilio. Come già detto, è solo un libro di idee, di spunti, di intuizioni, che aspettano il confronto, e anche la critica, degli studiosi e di chi si accosta al mondo greco e romano con la voglia di comprenderlo un po’ compiutamente. In fondo, lo scopo ultimo delle discipline antichistiche non è la mera pubblicazione di dati quantistici, ma il disvelamento e l’approfondimento della Storia.
Note di iconografia magnogreca
Daniele Castrizio
2018-01-01
Abstract
Note di iconografia magnogreca nasce come un libro di idee e di proposte rivolte principalmente alla comunità scientifica. Si tratta di una raccolta di ricerche, a volte già pubblicate, aggiornate dal punto di vista bibliografico e rivisitate alla luce dell’avanzamento degli studi. Per la maggior parte di esse, lo spunto è stato dato da una moneta o da una serie monetale, proprio per il ruolo particolare e perspicuo che ha rivestito la monetazione nel periodo antico, essendo essa l’unica fonte di propaganda dei Governi, ma in taluni casi l’incipit viene fornito da una statua, da un brano letterario antico o da un pittura su ceramica. Anche se ancora non codificato dall’Accademia, e forse nemmeno da essa compreso appieno nelle sue potenzialità, si tratta dell’applicazione di un metodo multidisciplinare di studio delle iconografie antiche, in cui dati archeologici, numismatici, storici e letterari contribuiscono all’interpretazione di tipologie monetali, statue, figure su vasi, rilievi … Come si avrà modo di notare, la chiave della ricerca spesso risiede nella “parola”, nell’esatto termine greco o romano con cui i vari attributi venivano definiti, al fine di poter utilizzare le fonti scritte come prezioso e insostituibile ausilio. Come già detto, è solo un libro di idee, di spunti, di intuizioni, che aspettano il confronto, e anche la critica, degli studiosi e di chi si accosta al mondo greco e romano con la voglia di comprenderlo un po’ compiutamente. In fondo, lo scopo ultimo delle discipline antichistiche non è la mera pubblicazione di dati quantistici, ma il disvelamento e l’approfondimento della Storia.File | Dimensione | Formato | |
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