Nell’ultima decade, in seguito a un’attenzione sempre più crescente per gli aspetti neuropsicologici della schizofrenia, la comunità scientifica internazionale ha prodotto una così vasta mole di articoli da rendere complicata l’integrazione delle conoscenze sull’argomento. Grazie all’avvento delle tecniche di visualizzazione cerebrale in vivo, infatti, è stato possibile accertare alterazioni anatomiche e meccanismi patogenetici specifici per la schizofrenia, evidenziando alcune disfunzioni corticali, relative ad alterazioni della sostanza bianca, allargamento dei ventricoli e riduzione della sostanza grigia. Inoltre, nonostante ormai sia acclarata la disfunzione cognitiva in tale patologia, prevalentemente di natura frontale, a tutt’oggi pochi trattamenti sono stati centrati sulla riabilitazione dei deficit disesecutivi. Data la natura multiforme e multicomponenziale della schizofrenia, che rende complicato il lavoro di cura, il presente volume nasce con l’intento di fornire uno strumento di informazione e di formazione ai professionisti che operano nei Servizi di Salute Mentale e agli studenti dei corsi di laurea in Riabilitazione Psichiatrica e in Scienze Psicologiche. Questo testo, oltre a offrire una descrizione clinica dei principali disturbi caratterizzanti la schizofrenia e dei deficit neuropsicologici più comunemente riscontrati, spiega lo sviluppo degli studi neurocognitivi sulla schizofrenia e l’assessment neuropsicologico; fornisce i principali approcci terapeutici e un’ampia esposizione del metodo integrato da noi messo a punto, alla luce del recovery movement, di cui viene presentata l’analisi della valutazione della sua efficacia. Lo studio, infatti, del funzionamento cognitivo compromesso è inestricabilmente correlato con la definizione del sintomo e il trattamento. Per tale motivo, la nostra ricerca si è sviluppata in questo campo, avanzando da settori circoscritti verso concezioni integrative, al fine di guidare il paziente a una progressiva riacquisizione della propria identità e al riadattamento all’interno della comunità. Ciò non sarebbe stato possibile senza l’integrazione e l’apporto di tecniche e procedure derivate da discipline quali la psicologia clinica, la riabilitazione psichiatrica, la neuropsicologia e la riabilitazione cognitiva. È nostra profonda convinzione, infatti, che patologie complesse come i disturbi della sfera schizofrenica, richiedano un approccio analogamente complesso, senza tuttavia aggravare il lavoro quotidiano degli operatori. Nel libro vengono anche affrontate le questioni relative alla recovery, intesa come condizione soggettiva di recupero. Recupero che, a nostro avviso, non può ignorare il rafforzamento delle attività cognitive di base che, sembrerebbero imprescindibili per il funzionamento psicosociale e per il consolidamento del senso del sé, stimolando la dimensione dell’identità del malato, spesso umiliata e irrigidita dalla patologia e dalle sue ripercussioni nel contesto sociale. Proprio per questo il nostro lavoro si è dapprima sviluppato su un’impegnativa e complessa valutazione del funzionamento cognitivo, personale, sociale e dell’esperienza soggettiva, per proseguire con una metodologia di intervento in assetto gruppale, stimolando contemporaneamente le funzioni neuropsicologiche, emotivo-affettive, relazionali e sociali. Si è trattato di un percorso non lineare e multidimensionale attraverso il quale abbiamo cercato di attivare nei pazienti, dall’interno, così come raccomandato da Anthony (1993), un processo autenticamente personale di sviluppo di un nuovo senso e di una nuova finalità della propria vita, al di là degli effetti catastrofici della malattia mentale, offrendo alle persone con schizofrenia tutte le opportunità necessarie a raggiungere un livello migliore di funzionamento, l’identità e la riappropriazione del diritto alla scelta, al controllo, alla responsabilità della propria vita. Attraverso questo nostro lavoro speriamo di promuovere una visione più fiduciosa sull’esito della patologia schizofrenica, restituendo speranza ai pazienti, ai familiari e agli operatori della salute mentale.

Metacognizione, neuropsicologia e riabilitazione psichiatrica. Un metodo per il trattamento di gruppo nella schizofrenia

M. C. Quattropani
2015-01-01

Abstract

Nell’ultima decade, in seguito a un’attenzione sempre più crescente per gli aspetti neuropsicologici della schizofrenia, la comunità scientifica internazionale ha prodotto una così vasta mole di articoli da rendere complicata l’integrazione delle conoscenze sull’argomento. Grazie all’avvento delle tecniche di visualizzazione cerebrale in vivo, infatti, è stato possibile accertare alterazioni anatomiche e meccanismi patogenetici specifici per la schizofrenia, evidenziando alcune disfunzioni corticali, relative ad alterazioni della sostanza bianca, allargamento dei ventricoli e riduzione della sostanza grigia. Inoltre, nonostante ormai sia acclarata la disfunzione cognitiva in tale patologia, prevalentemente di natura frontale, a tutt’oggi pochi trattamenti sono stati centrati sulla riabilitazione dei deficit disesecutivi. Data la natura multiforme e multicomponenziale della schizofrenia, che rende complicato il lavoro di cura, il presente volume nasce con l’intento di fornire uno strumento di informazione e di formazione ai professionisti che operano nei Servizi di Salute Mentale e agli studenti dei corsi di laurea in Riabilitazione Psichiatrica e in Scienze Psicologiche. Questo testo, oltre a offrire una descrizione clinica dei principali disturbi caratterizzanti la schizofrenia e dei deficit neuropsicologici più comunemente riscontrati, spiega lo sviluppo degli studi neurocognitivi sulla schizofrenia e l’assessment neuropsicologico; fornisce i principali approcci terapeutici e un’ampia esposizione del metodo integrato da noi messo a punto, alla luce del recovery movement, di cui viene presentata l’analisi della valutazione della sua efficacia. Lo studio, infatti, del funzionamento cognitivo compromesso è inestricabilmente correlato con la definizione del sintomo e il trattamento. Per tale motivo, la nostra ricerca si è sviluppata in questo campo, avanzando da settori circoscritti verso concezioni integrative, al fine di guidare il paziente a una progressiva riacquisizione della propria identità e al riadattamento all’interno della comunità. Ciò non sarebbe stato possibile senza l’integrazione e l’apporto di tecniche e procedure derivate da discipline quali la psicologia clinica, la riabilitazione psichiatrica, la neuropsicologia e la riabilitazione cognitiva. È nostra profonda convinzione, infatti, che patologie complesse come i disturbi della sfera schizofrenica, richiedano un approccio analogamente complesso, senza tuttavia aggravare il lavoro quotidiano degli operatori. Nel libro vengono anche affrontate le questioni relative alla recovery, intesa come condizione soggettiva di recupero. Recupero che, a nostro avviso, non può ignorare il rafforzamento delle attività cognitive di base che, sembrerebbero imprescindibili per il funzionamento psicosociale e per il consolidamento del senso del sé, stimolando la dimensione dell’identità del malato, spesso umiliata e irrigidita dalla patologia e dalle sue ripercussioni nel contesto sociale. Proprio per questo il nostro lavoro si è dapprima sviluppato su un’impegnativa e complessa valutazione del funzionamento cognitivo, personale, sociale e dell’esperienza soggettiva, per proseguire con una metodologia di intervento in assetto gruppale, stimolando contemporaneamente le funzioni neuropsicologiche, emotivo-affettive, relazionali e sociali. Si è trattato di un percorso non lineare e multidimensionale attraverso il quale abbiamo cercato di attivare nei pazienti, dall’interno, così come raccomandato da Anthony (1993), un processo autenticamente personale di sviluppo di un nuovo senso e di una nuova finalità della propria vita, al di là degli effetti catastrofici della malattia mentale, offrendo alle persone con schizofrenia tutte le opportunità necessarie a raggiungere un livello migliore di funzionamento, l’identità e la riappropriazione del diritto alla scelta, al controllo, alla responsabilità della propria vita. Attraverso questo nostro lavoro speriamo di promuovere una visione più fiduciosa sull’esito della patologia schizofrenica, restituendo speranza ai pazienti, ai familiari e agli operatori della salute mentale.
2015
Psicologia e Psicodiagnostica Clinica
978-88-99200-47-3
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3135014
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