Prendendo spunto dalla sent. n. 10 del 2015 della Corte costituzionale, lo scritto si propone di riflettere sulla "forza politica" della Consulta, che quest'ultima spesso esprime attraverso l'uso delle decisioni manipolative. Si avanza pertanto qualche proposta, in prospettiva de jure condendo, mirante all'obbiettivo di porre un argine alla eccessiva politicità dei giudizi attraverso la ridefinizione delle regole che li riguardano. Sembra infatti necessario uno svecchiamento della disciplina relativa alla giustizia costituzionale, anche al fine di chiarire (e rinsaldare) la funzione di garanzia che il giudice delle leggi è chiamato a svolgere e, al tempo stesso, assicurare una più efficace tutela dei diritti fondamentali.
In tema di manipolazione, per il passato, degli effetti temporali delle sentenze della Corte costituzionale (tra “diritto vivente” e prospettive di riforma)
Alberto Randazzo
2018-01-01
Abstract
Prendendo spunto dalla sent. n. 10 del 2015 della Corte costituzionale, lo scritto si propone di riflettere sulla "forza politica" della Consulta, che quest'ultima spesso esprime attraverso l'uso delle decisioni manipolative. Si avanza pertanto qualche proposta, in prospettiva de jure condendo, mirante all'obbiettivo di porre un argine alla eccessiva politicità dei giudizi attraverso la ridefinizione delle regole che li riguardano. Sembra infatti necessario uno svecchiamento della disciplina relativa alla giustizia costituzionale, anche al fine di chiarire (e rinsaldare) la funzione di garanzia che il giudice delle leggi è chiamato a svolgere e, al tempo stesso, assicurare una più efficace tutela dei diritti fondamentali.Pubblicazioni consigliate
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