La ricostruzione edilizia di Messina in seguito all’ultimo terremoto sembra, nella narrazione ormai consolidata, essere stata gestita nelle stanze ministeriali romane, progettata da archistar nazionali e affidata all’imprenditoria esperta in “strutture in calcestruzzo armato”, anche questa non locale. Una ricerca maturata negli ultimi anni, nell’ambito del Laboratorio di Studi doCme1908: Centro di Documentazione per Messina (Dipartimento di Ingegneria_UniMe), ha restituito una realtà più complessa e articolata, in cui la compartecipazione fra istituzioni nazionali e amministrazioni locali, professionisti di varia provenienza e altri messinesi, imprese del nord Italia con sedi aperte per l’occasione in città ma anche altre ivi radicate da anni, è divenuto un interessante campo di indagine che ha rivelato inedite “storie” di quelle fasi post sisma che hanno condotto alla città del Novecento. Questo segmento di ricerca è rivolto all’analisi di un archivio privato, quello della famiglia Mallandrino - il cui destino, accogliendo diverse generazioni di progettisti, si è intrecciato alle sorti della città dal XVIII al XX secolo - per evidenziare quale contributo è stato fornito allo sviluppo culturale di Messina dagli architetti/ingegneri, che esercitarono nelle sedi istituzionali, procedurali e progettuali. La loro è una storia avvincente e singolare che si articola secondo canoni e stilemi differenti a fronte di tre eventi sismici 1783, 1894, 1908 ma sempre in linea con le più avanzate frontiere nazionali, con azioni e proposte almeno assimilabili con quanto si poteva scorgere altrove in termini di ambizioni compositive, conoscenze strutturali, capacità tecnologiche, se non addirittura più avanzate; e non manca la partecipazione personale alle decisioni strategiche che in ogni circostanza “disastrosa” hanno contribuito a formulare. Cariche politiche nelle sedi amministrative, ruoli istituzionali di supporto alle Soprintendenze ai Beni Culturali, riconoscimenti ministeriali e menzioni onorevoli, compiti organizzativi di esposizioni, mostre ed eventi, hanno riguardato l’esercizio professionale dei Mallandrino, aggiungendo al contributo tecnico specifico un’immedesimazione concreta alle sorti della città.
Titolo: | Di padre in figlio. L'eredità culturale dei Mallandrino a Messina fra Settecento e Novecento |
Autori: | CERNARO, Alessandra (Ultimo) [Investigation] |
Data di pubblicazione: | 2019 |
Abstract: | La ricostruzione edilizia di Messina in seguito all’ultimo terremoto sembra, nella narrazione ormai consolidata, essere stata gestita nelle stanze ministeriali romane, progettata da archistar nazionali e affidata all’imprenditoria esperta in “strutture in calcestruzzo armato”, anche questa non locale. Una ricerca maturata negli ultimi anni, nell’ambito del Laboratorio di Studi doCme1908: Centro di Documentazione per Messina (Dipartimento di Ingegneria_UniMe), ha restituito una realtà più complessa e articolata, in cui la compartecipazione fra istituzioni nazionali e amministrazioni locali, professionisti di varia provenienza e altri messinesi, imprese del nord Italia con sedi aperte per l’occasione in città ma anche altre ivi radicate da anni, è divenuto un interessante campo di indagine che ha rivelato inedite “storie” di quelle fasi post sisma che hanno condotto alla città del Novecento. Questo segmento di ricerca è rivolto all’analisi di un archivio privato, quello della famiglia Mallandrino - il cui destino, accogliendo diverse generazioni di progettisti, si è intrecciato alle sorti della città dal XVIII al XX secolo - per evidenziare quale contributo è stato fornito allo sviluppo culturale di Messina dagli architetti/ingegneri, che esercitarono nelle sedi istituzionali, procedurali e progettuali. La loro è una storia avvincente e singolare che si articola secondo canoni e stilemi differenti a fronte di tre eventi sismici 1783, 1894, 1908 ma sempre in linea con le più avanzate frontiere nazionali, con azioni e proposte almeno assimilabili con quanto si poteva scorgere altrove in termini di ambizioni compositive, conoscenze strutturali, capacità tecnologiche, se non addirittura più avanzate; e non manca la partecipazione personale alle decisioni strategiche che in ogni circostanza “disastrosa” hanno contribuito a formulare. Cariche politiche nelle sedi amministrative, ruoli istituzionali di supporto alle Soprintendenze ai Beni Culturali, riconoscimenti ministeriali e menzioni onorevoli, compiti organizzativi di esposizioni, mostre ed eventi, hanno riguardato l’esercizio professionale dei Mallandrino, aggiungendo al contributo tecnico specifico un’immedesimazione concreta alle sorti della città. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11570/3147632 |
ISBN: | 9788825527704 |
Appare nelle tipologie: | 14.c.1 Monografia o trattato scientifico |
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