Partendo dall’analisi di uno squarcio oratorio di Scipione Emiliano contro i costumi effeminati di P. Sulpicio Galo (Gellio VI 12, 5), in cui concorrono i due aggettivi vinosus e virosus, il contributo si propone di chiarire, attraverso l’analisi di fonti riconducibili al côté ideologico del II a.C., le dinamiche che hanno condotto alla formulazione del referente topico e simbolico del mollis luxuriosus, che ogni epoca, nelle forme e nei modi propri dei vari generi letterari, utilizzò come paradigma di eccesso e incontinentia.

Il binomio vinosus-virosus tra scampoli letterari e riflessi di civiltà romana

Rosa Santoro
2019-01-01

Abstract

Partendo dall’analisi di uno squarcio oratorio di Scipione Emiliano contro i costumi effeminati di P. Sulpicio Galo (Gellio VI 12, 5), in cui concorrono i due aggettivi vinosus e virosus, il contributo si propone di chiarire, attraverso l’analisi di fonti riconducibili al côté ideologico del II a.C., le dinamiche che hanno condotto alla formulazione del referente topico e simbolico del mollis luxuriosus, che ogni epoca, nelle forme e nei modi propri dei vari generi letterari, utilizzò come paradigma di eccesso e incontinentia.
2019
978-884675135-5
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