Satana, Milton, Chateaubriand, epopea… le associazioni sollecitate dal mito sembrano essere, già di primo acchito, numerose e significative. Certo, bisognerebbe fermarsi su ciascun elemento della comparazione per permettere al soggetto principale, il Signore del Male, di investire lo spazio letterario di ulteriori importanti implicazioni. E da qui esaminare le interconnessioni tra due capolavori di provenienza e lingua diverse alla luce dei suoi molteplici ruoli: rappresentante del meraviglioso infernale, Satana permette innanzitutto uno studio approfondito sulla poetica del genere sommo (l’epopea); “Arcangelo caduto”, esso annette al discorso sovrannaturale quello sulla religione, convocando i due autori (Chateaubriand e John Milton) in un gioco di corrispondenze ideologiche del tutto originali; “Capo ribelle” delle armate infernali, infine, il diavolo riunisce i suoi accoliti e pronuncia appassionanti arringhe di guerra: non richiama questo forse una riflessione storico-politica sugli eventi del tempo? Milton e le guerre civili inglesi (1642-1649); Chateaubriand e la Rivoluzione francese (1789) investono il mito di elementi vissuti. Il ricorso al ben noto intertesto permette un esame preciso su come l’autore francese trasformi, commenti, assorba o ri-orienti il modello prescelto. Dal "Paradise Lost" all’epopea degli Indiani sono molti i passaggi testuali ritagliati, citati, nascosti, rifusi sulla base di un nuovo pensiero al contempo poetico, religioso e politico. Il Signore del Male, pertanto, concentra i rimandi testuali aprendo allo sguardo del critico una lettura molteplice e nuova. È la pista tracciata da questa densa lettura che l'articolo in questione tenta di illustrare.
Satana e i suoi accoliti: storia di un percorso intertestuale dal "Paradise Lost" di Milton ai "Natchez" di Chateaubriand
Pierino GALLO
2011-01-01
Abstract
Satana, Milton, Chateaubriand, epopea… le associazioni sollecitate dal mito sembrano essere, già di primo acchito, numerose e significative. Certo, bisognerebbe fermarsi su ciascun elemento della comparazione per permettere al soggetto principale, il Signore del Male, di investire lo spazio letterario di ulteriori importanti implicazioni. E da qui esaminare le interconnessioni tra due capolavori di provenienza e lingua diverse alla luce dei suoi molteplici ruoli: rappresentante del meraviglioso infernale, Satana permette innanzitutto uno studio approfondito sulla poetica del genere sommo (l’epopea); “Arcangelo caduto”, esso annette al discorso sovrannaturale quello sulla religione, convocando i due autori (Chateaubriand e John Milton) in un gioco di corrispondenze ideologiche del tutto originali; “Capo ribelle” delle armate infernali, infine, il diavolo riunisce i suoi accoliti e pronuncia appassionanti arringhe di guerra: non richiama questo forse una riflessione storico-politica sugli eventi del tempo? Milton e le guerre civili inglesi (1642-1649); Chateaubriand e la Rivoluzione francese (1789) investono il mito di elementi vissuti. Il ricorso al ben noto intertesto permette un esame preciso su come l’autore francese trasformi, commenti, assorba o ri-orienti il modello prescelto. Dal "Paradise Lost" all’epopea degli Indiani sono molti i passaggi testuali ritagliati, citati, nascosti, rifusi sulla base di un nuovo pensiero al contempo poetico, religioso e politico. Il Signore del Male, pertanto, concentra i rimandi testuali aprendo allo sguardo del critico una lettura molteplice e nuova. È la pista tracciata da questa densa lettura che l'articolo in questione tenta di illustrare.Pubblicazioni consigliate
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