Nel corso del V secolo a.C., il teatro in Sicilia e in particolare a Siracusa, sebbene fortemente debitore sul piano culturale all’esperienza ateniese, evidenzia caratteri diversi, espressione di un processo politico che, a differenza di Atene, non aveva conosciuto una duratura esperienza democratica che potesse connotare questo spazio quale sede della comunicazione politica.. L’attività a Siracusa di Eschilo, al quale il tiranno Ierone aveva affidato l’incarico di comporre le Etnee per celebrare l’insediamento del figlio Dinomede nella neofondazione, dimostra chiaramente come la comunità siracusana svolgesse il ruolo di fruitore di un prodotto che si connotava come espressione politica di marca tirannica: il teatro era dunque un luogo in cui accettare e condividere il messaggio ideologico di un progetto egemonico autocratico. Il compromesso e la deformazione dell’originaria funzione politica e culturale del teatro fanno così di questo luogo uno strumento di propaganda politica con un processo che prosegue nel corso del IV secolo a.C. E’ questo un periodo in cui si evidenzia al meglio la trasformazione del teatro da luogo di fruizione artistica a luogo di riunione politica come dimostrano gli episodi di Dione e di Timoleonte che saranno analizzati in sede di relazione.

Teatro e politica in Sicilia tra IV e III secolo a.C.

elena Santagati
2020-01-01

Abstract

Nel corso del V secolo a.C., il teatro in Sicilia e in particolare a Siracusa, sebbene fortemente debitore sul piano culturale all’esperienza ateniese, evidenzia caratteri diversi, espressione di un processo politico che, a differenza di Atene, non aveva conosciuto una duratura esperienza democratica che potesse connotare questo spazio quale sede della comunicazione politica.. L’attività a Siracusa di Eschilo, al quale il tiranno Ierone aveva affidato l’incarico di comporre le Etnee per celebrare l’insediamento del figlio Dinomede nella neofondazione, dimostra chiaramente come la comunità siracusana svolgesse il ruolo di fruitore di un prodotto che si connotava come espressione politica di marca tirannica: il teatro era dunque un luogo in cui accettare e condividere il messaggio ideologico di un progetto egemonico autocratico. Il compromesso e la deformazione dell’originaria funzione politica e culturale del teatro fanno così di questo luogo uno strumento di propaganda politica con un processo che prosegue nel corso del IV secolo a.C. E’ questo un periodo in cui si evidenzia al meglio la trasformazione del teatro da luogo di fruizione artistica a luogo di riunione politica come dimostrano gli episodi di Dione e di Timoleonte che saranno analizzati in sede di relazione.
2020
978-88-8243-454-0
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