Il saggio raccoglie ed esamina le testimonianze, tanto letterarie che figurative, realtive alla donna soprannaturale associata al serpente, spesso apparendo così strettamente commista al rettile da presentare un aspetto semiofidico. Nota con molti nomi e in moltissime culture diverse, nell'antichità costei è una dea, come Renenutet o Iside Thermutis, o un mostro divino, come Medusa o Ekidna, ma mantiene sempre caratteri costanti. Nel Medioevo e nel folklore, la donna-serpente diviene per lo più una fata, come Melusina o le naginī indiane, o una principessa perseguitata e sottoposta a un incantesimo, come accade in tante fiabe. La galleria formata da queste diverse figure è varia, ma straordinariamente coerente: dietro di esse si intravvede infatti sempre l'ombra di un unico archetipo divino di alta antichità, che almeno in qualche misura è possibile ricostruire e definire.
La fata serpente. Indagine su un mito erotico e regale
Carlo Donà
2020-01-01
Abstract
Il saggio raccoglie ed esamina le testimonianze, tanto letterarie che figurative, realtive alla donna soprannaturale associata al serpente, spesso apparendo così strettamente commista al rettile da presentare un aspetto semiofidico. Nota con molti nomi e in moltissime culture diverse, nell'antichità costei è una dea, come Renenutet o Iside Thermutis, o un mostro divino, come Medusa o Ekidna, ma mantiene sempre caratteri costanti. Nel Medioevo e nel folklore, la donna-serpente diviene per lo più una fata, come Melusina o le naginī indiane, o una principessa perseguitata e sottoposta a un incantesimo, come accade in tante fiabe. La galleria formata da queste diverse figure è varia, ma straordinariamente coerente: dietro di esse si intravvede infatti sempre l'ombra di un unico archetipo divino di alta antichità, che almeno in qualche misura è possibile ricostruire e definire.File | Dimensione | Formato | |
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