Per ricostruire la storia economica e le relazioni commerciali tra Magna Grecia e Sicilia ed in particolare tra la Calabria e la Sicilia vengono utilizzate le ceramiche fini e le anfore da trasporto. I protagonisti di queste relazioni rimangono gli uomini, che si spostano nel Mediterraneo (come mercenari, mercanti, imprenditori agricoli e artigiani), interpreti di un’articolata trama di contatti e di scambi nel periodo compreso tra il IV sec. a.C. e l’inizio dell’età imperiale romana. La specializzazione delle produzioni ceramiche e la circolazione commerciale di due grandi beni, quali l’olio ed il vino, leggibili attraverso le anfore da trasporto, sanciranno l’affermazione di grandi élites sociali che, a partire dalla tarda repubblica, saranno impegnate direttamente nelle contese politiche, nei processi di conquista e nello sviluppo delle politiche coloniali e municipali. Lo studio delle produzioni ceramiche permette di evidenziare anche i profondi mutamenti negli usi e nei costumi, nelle abitudini alimentari, nelle modalità di circolazione dei beni di consumo. All’olio e al vino si affiancano anche altre produzioni tipiche, come le salse di pesce, la pece della Sila, l’allume di Lipari, la frutta secca, il miele. Il vettore di questi processi economici è il mare: attraverso le anfore da trasporto ed il loro contenuto, cercando di ricostruirne le rotte, soprattutto di cabotaggio (come dimostra l’esame dei relitti calabresi e siciliani), si cerca di tracciare la storia economica di aree che in epoca antica sono state floride e baricentriche nell’economia del Mediterraneo. Questa analisi tocca porti e siti strategici lungo le rotte (Napoli, Poseidonia, Velia, Hipponion, Rhegion, Messana, Panormos, Lilibeo) e restituisce il giusto peso alle Eolie, alle Egadi e a Pantelleria, che sono state snodi e crocevia commerciali fondamentali in ogni epoca oltre che sfondo di eventi storici importanti, soprattutto nelle complesse dinamiche dei rapporti tra Roma e Cartagine.

Uomini e merci tra Sicilia e Bruzio. Economia, Scambi commerciali e interazioni culturali (IV sec. a.C.-metà II sec. d.C.)

Mollo F.
2020-01-01

Abstract

Per ricostruire la storia economica e le relazioni commerciali tra Magna Grecia e Sicilia ed in particolare tra la Calabria e la Sicilia vengono utilizzate le ceramiche fini e le anfore da trasporto. I protagonisti di queste relazioni rimangono gli uomini, che si spostano nel Mediterraneo (come mercenari, mercanti, imprenditori agricoli e artigiani), interpreti di un’articolata trama di contatti e di scambi nel periodo compreso tra il IV sec. a.C. e l’inizio dell’età imperiale romana. La specializzazione delle produzioni ceramiche e la circolazione commerciale di due grandi beni, quali l’olio ed il vino, leggibili attraverso le anfore da trasporto, sanciranno l’affermazione di grandi élites sociali che, a partire dalla tarda repubblica, saranno impegnate direttamente nelle contese politiche, nei processi di conquista e nello sviluppo delle politiche coloniali e municipali. Lo studio delle produzioni ceramiche permette di evidenziare anche i profondi mutamenti negli usi e nei costumi, nelle abitudini alimentari, nelle modalità di circolazione dei beni di consumo. All’olio e al vino si affiancano anche altre produzioni tipiche, come le salse di pesce, la pece della Sila, l’allume di Lipari, la frutta secca, il miele. Il vettore di questi processi economici è il mare: attraverso le anfore da trasporto ed il loro contenuto, cercando di ricostruirne le rotte, soprattutto di cabotaggio (come dimostra l’esame dei relitti calabresi e siciliani), si cerca di tracciare la storia economica di aree che in epoca antica sono state floride e baricentriche nell’economia del Mediterraneo. Questa analisi tocca porti e siti strategici lungo le rotte (Napoli, Poseidonia, Velia, Hipponion, Rhegion, Messana, Panormos, Lilibeo) e restituisce il giusto peso alle Eolie, alle Egadi e a Pantelleria, che sono state snodi e crocevia commerciali fondamentali in ogni epoca oltre che sfondo di eventi storici importanti, soprattutto nelle complesse dinamiche dei rapporti tra Roma e Cartagine.
2020
Scientia Antiquitatis, 5
9788849864823
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