Il saggio indaga l'operetta storiografica "De urbis Messanae pervetusta origine" dell'umanista messinese Bernardino Rizzo, tramandata da una cinquecentina andata a stampa a Messina nel 1526. Essa fotografa, anche attraverso l’articolato paratesto, l'operazione di un gruppo di intellettuali locali che, riportando alla luce il libello, pur morto l'autore, intendeva rinverdire la prospettiva ideologica della "pervetusta origo" di Messina, in un momento in cui la presenza e le pretese di Palermo minacciavano sempre più i consolidati privilegi della città dello Stretto. Nel libello vengono ricostruite "per excerpta" le vicende dell’antica storia della città peloritana, allineate su un didascalico asse temporale diacronico e nutrite di fonti greche (spesso 'nobilitate'), in questa sede oggetto di indagine. In Appendice l'edizione dei testi paratestuali.
Il "De urbis Messanae pervetusta origine" di Bernardino Rizzo
Alessandra Tramontana
2020-01-01
Abstract
Il saggio indaga l'operetta storiografica "De urbis Messanae pervetusta origine" dell'umanista messinese Bernardino Rizzo, tramandata da una cinquecentina andata a stampa a Messina nel 1526. Essa fotografa, anche attraverso l’articolato paratesto, l'operazione di un gruppo di intellettuali locali che, riportando alla luce il libello, pur morto l'autore, intendeva rinverdire la prospettiva ideologica della "pervetusta origo" di Messina, in un momento in cui la presenza e le pretese di Palermo minacciavano sempre più i consolidati privilegi della città dello Stretto. Nel libello vengono ricostruite "per excerpta" le vicende dell’antica storia della città peloritana, allineate su un didascalico asse temporale diacronico e nutrite di fonti greche (spesso 'nobilitate'), in questa sede oggetto di indagine. In Appendice l'edizione dei testi paratestuali.Pubblicazioni consigliate
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