L’indagine sulla realtà storica, economica e sociale della Calabria tardoantica e bizantina necessita più che mai di un ampliamento e approfondimento delle prospettive, a seguito del persistere di un luogo comune storiografico, quello del lungo e inesorabile declino che avrebbe interessato il territorio bruttio dopo il tramonto della mitizzata età magno-greca e il passaggio nell’orbita politica di Roma. Dopo la pubblicazione, nell’ormai lontano 1961, del volume di Lellia Cracco Ruggini sul ruolo economico dell’”Italia annonaria” tra IV e VI sec. d.C., si è proficuamente approfondita l’attenzione sui segmenti territoriali delle Penisola, indagini tuttavia da proiettare entro dinamiche storiche e socio-economiche più ampie, che abbraccino – laddove l’evidence lo consente – la prospettiva mediterranea. Attraverso una rilettura delle fonti letterarie (Cassiodoro, Procopio, cronache tardoantiche), incrociate col dato archeologico, si cercherà di rilevare il ruolo strategico di molti centri della costa ionica calabrese (centri di importanza vitale per i contatti con l’Oriente) durate il conflitto che oppose in Italia gli Ostrogoti e l’imperatore d’Oriente Giustiniano.

Il ruolo strategico del territorio bruzio durante la Guerra gotica: rilettura delle fonti

Rosalba Arcuri
Primo
2019-01-01

Abstract

L’indagine sulla realtà storica, economica e sociale della Calabria tardoantica e bizantina necessita più che mai di un ampliamento e approfondimento delle prospettive, a seguito del persistere di un luogo comune storiografico, quello del lungo e inesorabile declino che avrebbe interessato il territorio bruttio dopo il tramonto della mitizzata età magno-greca e il passaggio nell’orbita politica di Roma. Dopo la pubblicazione, nell’ormai lontano 1961, del volume di Lellia Cracco Ruggini sul ruolo economico dell’”Italia annonaria” tra IV e VI sec. d.C., si è proficuamente approfondita l’attenzione sui segmenti territoriali delle Penisola, indagini tuttavia da proiettare entro dinamiche storiche e socio-economiche più ampie, che abbraccino – laddove l’evidence lo consente – la prospettiva mediterranea. Attraverso una rilettura delle fonti letterarie (Cassiodoro, Procopio, cronache tardoantiche), incrociate col dato archeologico, si cercherà di rilevare il ruolo strategico di molti centri della costa ionica calabrese (centri di importanza vitale per i contatti con l’Oriente) durate il conflitto che oppose in Italia gli Ostrogoti e l’imperatore d’Oriente Giustiniano.
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