A partire dal titolo, debitore a Le Corbusier, il volumetto nasce come un divertissement, pur tributando con grande serietà tutti gli onori alla cucina (l’ambiente, anzitutto, con il suo ruolo di cerniera nello spazio domestico e di crogiuolo di rapporti, ma anche le ricette e i ricettari, i mobili, i rituali, i misteri, i ricordi, gli odori, i sapori e mille altre suggestioni) e alla sua innegabile centralità nella nostra esistenza.

La casa è una macchina per mangiare e la cucina è il suo stomaco

Raffaella Lione
2020-01-01

Abstract

A partire dal titolo, debitore a Le Corbusier, il volumetto nasce come un divertissement, pur tributando con grande serietà tutti gli onori alla cucina (l’ambiente, anzitutto, con il suo ruolo di cerniera nello spazio domestico e di crogiuolo di rapporti, ma anche le ricette e i ricettari, i mobili, i rituali, i misteri, i ricordi, gli odori, i sapori e mille altre suggestioni) e alla sua innegabile centralità nella nostra esistenza.
2020
978-88-255-3968-4
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