Attraverso un breve excursus fra visioni etiche oggi praticabili, il saggio sostiene l’impossibilità di un’interpretazione riduzionistica della originaria vocazione morale del’uomo: l’etica non si lascia esaurire nella trappola dei dogmatismi di ogni genere, il cui fallimento è storicamente testimoniato dalla spirale di odio e violenza da sempre innescata dai fanatismi astratti. Nell’epoca della globalizzazione, l’uomo si trova ad affrontare una radicale insufficienza etica decretata dalla parabola del pensiero occidentale, che esita nell’emancipazione dell’istanza conoscitiva da quella etica. L’oblio del fondamento filosofico, sancito dal trionfo della scienza moderna, conduce all’ambita neutralità etica, che esige l’astratta separazione tra soggetto e oggetto, uomo e natura. La scomparsa dell’uomo dal contesto lo deresponsabilizza nei confronti di una natura reificata, mentre, del resto, dove manca un soggetto, diventa impossibile imputare una responsabilità. La fallimentare esperienza di astratta disarticolazione delle molteplici istanze umane, disperse nel labirinto della iper-specializzazione, promuove quindi l’esigenza di guadagnare una nuova consapevolezza etica, riattivando una pratica riflessiva capace di riaccendere il legame fra sapere e dovere, nel rispetto della reciproca distinzione. In qualità di attore della conoscenza e soggetto di scelte e interessi, l’uomo può conferire un significato al mondo, nel quale possono insieme riconoscersi indagine epistemologica e ricerca morale. Ogni visione morale fonda e contemporaneamente presuppone, in un percorso circolare, un’antropologia e una filosofia della conoscenza. Questo è il perimetro concettuale comune nel quale possono inscriversi i tre percorsi etici presi in considerazione nel saggio: la connessione fra relativismo epistemologico e responsabilità morale nel pensiero di Max Weber; il ripensamento in chiave etica dell'economia elaborato nel pensiero di Nicholas Georgescu-Roegen; la complessità etica emergente dal pensiero di Edgar Morin.

Per un’etica “complessa”

Giacobello Maria
2013-01-01

Abstract

Attraverso un breve excursus fra visioni etiche oggi praticabili, il saggio sostiene l’impossibilità di un’interpretazione riduzionistica della originaria vocazione morale del’uomo: l’etica non si lascia esaurire nella trappola dei dogmatismi di ogni genere, il cui fallimento è storicamente testimoniato dalla spirale di odio e violenza da sempre innescata dai fanatismi astratti. Nell’epoca della globalizzazione, l’uomo si trova ad affrontare una radicale insufficienza etica decretata dalla parabola del pensiero occidentale, che esita nell’emancipazione dell’istanza conoscitiva da quella etica. L’oblio del fondamento filosofico, sancito dal trionfo della scienza moderna, conduce all’ambita neutralità etica, che esige l’astratta separazione tra soggetto e oggetto, uomo e natura. La scomparsa dell’uomo dal contesto lo deresponsabilizza nei confronti di una natura reificata, mentre, del resto, dove manca un soggetto, diventa impossibile imputare una responsabilità. La fallimentare esperienza di astratta disarticolazione delle molteplici istanze umane, disperse nel labirinto della iper-specializzazione, promuove quindi l’esigenza di guadagnare una nuova consapevolezza etica, riattivando una pratica riflessiva capace di riaccendere il legame fra sapere e dovere, nel rispetto della reciproca distinzione. In qualità di attore della conoscenza e soggetto di scelte e interessi, l’uomo può conferire un significato al mondo, nel quale possono insieme riconoscersi indagine epistemologica e ricerca morale. Ogni visione morale fonda e contemporaneamente presuppone, in un percorso circolare, un’antropologia e una filosofia della conoscenza. Questo è il perimetro concettuale comune nel quale possono inscriversi i tre percorsi etici presi in considerazione nel saggio: la connessione fra relativismo epistemologico e responsabilità morale nel pensiero di Max Weber; il ripensamento in chiave etica dell'economia elaborato nel pensiero di Nicholas Georgescu-Roegen; la complessità etica emergente dal pensiero di Edgar Morin.
2013
ARS INVENIENDI
9788854862258
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