La xenomelia può essere considerata come una condizione non ancora riconosciuta quale disordine mentale, le cui basi concettuali sono attualmente in via di sviluppo. Presa in considerazione in tempi piuttosto recenti, necessita di un’etichetta medica che venga universalmente accettata. I pazienti affetti da questa condizione non presentano alcuna forma di disabilità fisica ed è esattamente questo il motivo che causa in loro insoddisfazione. La letteratura psichiatrica si riferisce alla suddetta condizione con Body integrity identity disorder (B.I.I.D.), ovvero disturbo dell’identità dell’integrità corporea. Sebbene le forme di B.I.I.D. in generale riguardino desideri di disabilità che spaziano dalla sordità, alla cecità o alla castrazione, la xenomelia riguarda più prettamente il desiderio di amputazione di uno o più arti, dunque anche la paraplegia, e si tratta della forma più frequente di desiderio di modificazione corporea. Ad una prima panoramica sulla letteratura clinica e sperimentale sulla xenomelia, ho integrato un’interpretazione fenomenologica della condizione, in quanto studiare i sistemi di rappresentazione corporea potrebbe rivelare qualcosa in più di una patologia poco nota e raramente studiata. L’ipotesi che propongo è che tale disturbo è causato da una mancata corrispondenza tra schema e immagine corporea, che si realizza del mezzo di una doppia dissociazione.

Il caso della xenomelia: quando una gamba è di troppo

MILINTENDA, Giusy
2021-03-10

Abstract

La xenomelia può essere considerata come una condizione non ancora riconosciuta quale disordine mentale, le cui basi concettuali sono attualmente in via di sviluppo. Presa in considerazione in tempi piuttosto recenti, necessita di un’etichetta medica che venga universalmente accettata. I pazienti affetti da questa condizione non presentano alcuna forma di disabilità fisica ed è esattamente questo il motivo che causa in loro insoddisfazione. La letteratura psichiatrica si riferisce alla suddetta condizione con Body integrity identity disorder (B.I.I.D.), ovvero disturbo dell’identità dell’integrità corporea. Sebbene le forme di B.I.I.D. in generale riguardino desideri di disabilità che spaziano dalla sordità, alla cecità o alla castrazione, la xenomelia riguarda più prettamente il desiderio di amputazione di uno o più arti, dunque anche la paraplegia, e si tratta della forma più frequente di desiderio di modificazione corporea. Ad una prima panoramica sulla letteratura clinica e sperimentale sulla xenomelia, ho integrato un’interpretazione fenomenologica della condizione, in quanto studiare i sistemi di rappresentazione corporea potrebbe rivelare qualcosa in più di una patologia poco nota e raramente studiata. L’ipotesi che propongo è che tale disturbo è causato da una mancata corrispondenza tra schema e immagine corporea, che si realizza del mezzo di una doppia dissociazione.
10-mar-2021
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