Per un nuovo umanesimo scientifico

Un nuovo umanesimo oggi non può consistere in un ritorno alle soglie della modernità. Non si può pensare a un umanesimo che non inglobi anche la scienza. Certamente non la scienza "classica", con il suo paradigma astraente e riduzionista, che aveva portato alla scissione tra le due culture (umanistica e scientifica). Si sta affermando però una nuova scienza - si pensi a figura come Ilya Prigogine o Humberto Maturana - e una nuova filosofia - Edgar Morin ne è il capofila - che attribuiscono alla scienza il ruolo di un sapere tra gli altri saperi, il ruolo di un prodotto dello spirito umano. E' in questa l'ottica che si può pensare a un necessario ritorno all'umanesimo, un umanesimo che sia capace di inglobare tutte le modalità della conoscenza umana, senza che nessuna pensi di potersi arrogare un ruolo superiore alle altre alla luce di una sua presunta "oggettività", come aveva fatto invece la scienza nata dalla Rivoluzione scientifica secentesca.