La dimensione ubiquitaria della c.d. Intelligenza Artificiale (IA) pone alla scienza contemporanea – non solo a quella giuridica – nuove suggestioni e molteplici interrogativi, mettendo a dura prova la c.d. «resilienza ordinamentale», vale a dire la capacità del sistema, nel suo complesso considerato, di offrire risposte adeguate a molteplici ed imprevedibili interrogativi. La pervasività delle infrastrutture ICT (Information and Communications Technology) è tale da influenzare ogni aspetto della vita contemporanea nel c.d. digital contest, subordinando l’esistenza stessa dei singoli individui alla capacità predittiva degli algoritmi e ad un uso, si spera «consapevole», delle più moderne strumentazioni hitech. Partendo da tali considerazioni, il volume tenta di offrire al lettore una visione d’insieme e, per quanto possibile, organica e coerente della struttura di cui si compone l’odierno contesto informazionale nonché della sua «collocazione valoriale» in rapporto alla «complessità sistemica» che caratterizza il variegato mondo dell’information technology. L’idea stessa di una massa ingente di informazioni, «strutturate» a loro volta in una miriade di connessioni cibernetiche, fa dunque da sfondo ad un nuovo modo d’intendere e concepire la realtà materiale che ci circonda lasciando presagire la possibilità di una più articolata e complessa «sistematica dell’essere» che spetta, in ultima analisi, al giurista descrivere e regolare. La rilevanza economico-sociale attribuita alla sfera dell’informazione (c.d. infosfera) reclama, infatti, particolare attenzione specie da parte degli operatori del diritto chiamati a cimentarsi, sul piano teorico, nella «decodifica» di una realtà cangiante e multiforme e, su quello pratico, nell’analisi di fenomenologie giuridiche assolutamente inedite, bisognose di adeguata comprensione e regolamentazione. L’àmbito d’indagine prescelto si rivela, sotto questo profilo, un terreno assai fertile per approfondire la «questione di base», relativa alle concrete modalità di gestione dell’informazione sanitaria e, con questa, gli ulteriori risvolti pratici correlati alla tutela del bene salute e, conseguenzialmente, alle diverse forme di responsabilità ipotizzabili in capo ai soggetti che di tale informazione siano i detentori o i principali referenti. L’analisi, cui sottende una ricostruzione del «fatto informazionale» nella sua duplice dimensione, bio-giuridica ed etico-sociale, tiene conto dell’evoluzione normativa più recente sia sul versante della produzione legislativa di diritto interno che di quella eurounitaria ed internazionale.

PROFILI CIVILISTICI DELL’INFORMATION TECHNOLOGY IN ÀMBITO SANITARIO

Marchese Alberto
2021-01-01

Abstract

La dimensione ubiquitaria della c.d. Intelligenza Artificiale (IA) pone alla scienza contemporanea – non solo a quella giuridica – nuove suggestioni e molteplici interrogativi, mettendo a dura prova la c.d. «resilienza ordinamentale», vale a dire la capacità del sistema, nel suo complesso considerato, di offrire risposte adeguate a molteplici ed imprevedibili interrogativi. La pervasività delle infrastrutture ICT (Information and Communications Technology) è tale da influenzare ogni aspetto della vita contemporanea nel c.d. digital contest, subordinando l’esistenza stessa dei singoli individui alla capacità predittiva degli algoritmi e ad un uso, si spera «consapevole», delle più moderne strumentazioni hitech. Partendo da tali considerazioni, il volume tenta di offrire al lettore una visione d’insieme e, per quanto possibile, organica e coerente della struttura di cui si compone l’odierno contesto informazionale nonché della sua «collocazione valoriale» in rapporto alla «complessità sistemica» che caratterizza il variegato mondo dell’information technology. L’idea stessa di una massa ingente di informazioni, «strutturate» a loro volta in una miriade di connessioni cibernetiche, fa dunque da sfondo ad un nuovo modo d’intendere e concepire la realtà materiale che ci circonda lasciando presagire la possibilità di una più articolata e complessa «sistematica dell’essere» che spetta, in ultima analisi, al giurista descrivere e regolare. La rilevanza economico-sociale attribuita alla sfera dell’informazione (c.d. infosfera) reclama, infatti, particolare attenzione specie da parte degli operatori del diritto chiamati a cimentarsi, sul piano teorico, nella «decodifica» di una realtà cangiante e multiforme e, su quello pratico, nell’analisi di fenomenologie giuridiche assolutamente inedite, bisognose di adeguata comprensione e regolamentazione. L’àmbito d’indagine prescelto si rivela, sotto questo profilo, un terreno assai fertile per approfondire la «questione di base», relativa alle concrete modalità di gestione dell’informazione sanitaria e, con questa, gli ulteriori risvolti pratici correlati alla tutela del bene salute e, conseguenzialmente, alle diverse forme di responsabilità ipotizzabili in capo ai soggetti che di tale informazione siano i detentori o i principali referenti. L’analisi, cui sottende una ricostruzione del «fatto informazionale» nella sua duplice dimensione, bio-giuridica ed etico-sociale, tiene conto dell’evoluzione normativa più recente sia sul versante della produzione legislativa di diritto interno che di quella eurounitaria ed internazionale.
2021
Quaderni della Rassegna di diritto civile diretta da Pietro Perlingieri
978-88-495-4501-2
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3194738
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