Il presente articolo è inserito all'interno del volume "I Carnets di traduzioni poetiche. Un inedito di Gesualdo Bufalino", a cura di Cettina Rizzo e con illustrazioni di Bruno Caruso, che pubblica un inedito dello scrittore, poeta e traduttore siciliano Gesualdo Bufalino. Si tratta di un manoscritto di gioventù in cui il traduttore in formazione annota, abbozza, scrive e riscrive, con infinite varianti. Nel saggio in questione, si affronta la traduzione di "Roman" e "Rêvé pour l’hiver”, sue poesie giovanili di Arthur Rimbaud. Si tratta di due traduzioni le cui sorti sembrano dipanarsi in percorsi editoriali diversi, ma che si ritrovano, infine, accomunati da un comune destino di silenzio: quella di Roman, ripresa, riletta ed ampiamente revisionata, fu infatti data alle stampe nel 1989 per esserne nuovamente sottratta poco tempo dopo; quella di Rêvé pour l’hiver, invece, rimase tra le pagine manoscritte, incompleta ed abbozzata nella sua prima stesura. L’analisi procede, in entrambi i casi, in maniera comparativa e contrastiva, mettendo in luce, dapprima, gli aspetti salienti e le caratteristiche più rilevanti del testo francese, per poi passare al confronto con il testo italiano, per mettere in evidenza le scelte metriche, linguistiche e stilistiche adottate dal traduttore.

«Gesualdo Bufalino e il Voleur de feu. Due percorsi editoriali diversi ma un comune destino per le traduzioni di Roman e Rêvé pou l’hiver», in Cettina Rizzo (dir.), I Carnets di traduzioni poetiche. Un inedito di Gesualdo Bufalino, con illustrazioni di Bruno Caruso, Acireale-Roma, Bonanno Editore, 2010, "Les Introuvables", pp. 107-156

Squatrito Stefana
2010-01-01

Abstract

Il presente articolo è inserito all'interno del volume "I Carnets di traduzioni poetiche. Un inedito di Gesualdo Bufalino", a cura di Cettina Rizzo e con illustrazioni di Bruno Caruso, che pubblica un inedito dello scrittore, poeta e traduttore siciliano Gesualdo Bufalino. Si tratta di un manoscritto di gioventù in cui il traduttore in formazione annota, abbozza, scrive e riscrive, con infinite varianti. Nel saggio in questione, si affronta la traduzione di "Roman" e "Rêvé pour l’hiver”, sue poesie giovanili di Arthur Rimbaud. Si tratta di due traduzioni le cui sorti sembrano dipanarsi in percorsi editoriali diversi, ma che si ritrovano, infine, accomunati da un comune destino di silenzio: quella di Roman, ripresa, riletta ed ampiamente revisionata, fu infatti data alle stampe nel 1989 per esserne nuovamente sottratta poco tempo dopo; quella di Rêvé pour l’hiver, invece, rimase tra le pagine manoscritte, incompleta ed abbozzata nella sua prima stesura. L’analisi procede, in entrambi i casi, in maniera comparativa e contrastiva, mettendo in luce, dapprima, gli aspetti salienti e le caratteristiche più rilevanti del testo francese, per poi passare al confronto con il testo italiano, per mettere in evidenza le scelte metriche, linguistiche e stilistiche adottate dal traduttore.
2010
9788877966674
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