A partire dalle cronache di spettatori d’eccezione, quali sono gli scrittori innamorati della scena come, tra gli altri, Wilcock e Arbasino, l’obiettivo del presente studio è quello di esplorare alcune delle questioni al centro del dibattito critico lungo il decennio dei Sessanta: dallo stato della produzione drammaturgica in Italia alla configurazione del teatro di regia come forma ideologicamente autoriale – secondo una precoce intuizione di Joppolo – dai discorsi sull’attore agli esperimenti del Nuovo Teatro, dalle metamorfosi del pubblico alle seduzioni del cinema. Tra recensioni di spettacoli, inchieste e polemiche, lo sguardo degli intellettuali sulla civiltà teatrale dell’epoca ci racconta una storia che tiene insieme l’arte della scena e il costume italiano, attraverso la quale è possibile articolare una riflessione teatrologica sull’identità del nostro palcoscenico alla prova dei mutamenti culturali in un paese in trasformazione
Scene di carta. Intellettuali e critica teatrale nell'Italia degli anni Sessanta
Katia Trifirò
2021-01-01
Abstract
A partire dalle cronache di spettatori d’eccezione, quali sono gli scrittori innamorati della scena come, tra gli altri, Wilcock e Arbasino, l’obiettivo del presente studio è quello di esplorare alcune delle questioni al centro del dibattito critico lungo il decennio dei Sessanta: dallo stato della produzione drammaturgica in Italia alla configurazione del teatro di regia come forma ideologicamente autoriale – secondo una precoce intuizione di Joppolo – dai discorsi sull’attore agli esperimenti del Nuovo Teatro, dalle metamorfosi del pubblico alle seduzioni del cinema. Tra recensioni di spettacoli, inchieste e polemiche, lo sguardo degli intellettuali sulla civiltà teatrale dell’epoca ci racconta una storia che tiene insieme l’arte della scena e il costume italiano, attraverso la quale è possibile articolare una riflessione teatrologica sull’identità del nostro palcoscenico alla prova dei mutamenti culturali in un paese in trasformazionePubblicazioni consigliate
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