Coinvolgimento cardiaco in cani e gatti affetti da SIRS

In humans, numerous studies show that subjects affected by SIRS have a greater risk for myocardial damage and arrhythmias that can worsen the prognosis. In veterinary medicine, studies are still few, but it is possible that even in critically ill dogs and cats, heart complications can arise. This study therefore has as its objective the cardiac monitoring of dogs and cats affected by SIRS through the evaluation of clinical parameters, electrocardiographic examination, and measurement of cTnI (Cardiac Troponin I, cTnI). Sixteen dogs and ten cats with SIRS were enrolled and formed two study groups named SIRS-CN and SIRS-GT. Upon admission to the veterinary hospital, all animals underwent a clinical / electrocardiographic examination and a blood sample for the evaluation of cTnI. Then, dogs and cats were divided into survivors, non-survivors, and the mean and standard deviation of each collected parameter was calculated. Two control groups with ten healthy dogs and ten healthy cats named CTR-CN and CTR-GT were also added. Overall, the SIRS-CN had a mean of 2.5 ± 0.7 positive clinical parameters for SIRS, 8/16 dogs had elevations in cTnI and had a mean of 621.5 ± 1264.2 ng/L of cTnI. Half of the dogs (8/16) showed arrhythmias upon hospital admission. Dogs that did not survive were 5/16 (31,2%). 8/16 (50%) dogs showed increased cTnI, of which 5/8 (62.5%) did not survive. Non-survivors SIRS-CN had a mean value of 3.2 ± 0.83 positive clinical parameters to SIRS, while survivors’ group showed positivity of 2,27 ± 0,46. Non-surviving dogs had a mean value of 1794.7 ± 1853 ng/L of cTnI, while survivors had a mean of 88,2 ± 151 ng/L of cTnI. The SIRS-GT had a mean of 2.4 ± 0.70 positive clinical parameters for SIRS, mean value of 648 ± 1115 ng/L of cTnI, in addition 4/10 (40%) of the cats had arrhythmia. Half of the cats (5/10; 50%) did not survive and 66.6% (4/6) non-survivors cats showed an elevation of cTnI. Cats that did not survive the SIRS had an average of 2,75 ± 0,83 positive parameters and mean cTnI of 1333.9 ± 1395.9 ng / L. Instead, the survivors’ group showed values of a mean 2,2 ± 0,44 of parameters and a mean cTnI value of 44 ± 49.7 ng/L. All the animals included in the control groups reported values below the limit considered normal. According to the literature, the data presented in this study suggest that in the canine species, SIRS may originate imbalances in cardiac function, which can cause arrhythmias and an increase in cTnI. It is also conceivable that the measurement of cTnI and the electrocardiographic examination could be an important prognostic and diagnostic aid. The two hypotheses could also be valid for the feline species, although further studies with a larger population are needed.

Nell'uomo, numerosi studi mostrano come i soggetti affetti da SIRS, presentino un maggiore rischio nell’insorgenza di danni miocardici e aritmie, che possono peggiorare la prognosi. In medicina veterinaria gli studi sono ancora pochi, ma è ipotizzabile che anche in cani e gatti affetti da SIRS possano insorgere complicazioni cardiache. Questo studio ha, quindi, come obiettivo il monitoraggio cardiaco di cani e gatti affetti da SIRS attraverso la valutazione dei parametri clinici, dell’esame elettrocardiografico e della misurazione della troponina cardiaca I (Cardiac Troponin I, cTnI). Sono stati arruolati sedici cani e dieci gatti con SIRS, formanti, rispettivamente, due gruppi di studio denominati SIRS-CN e SIRS-GT. Al momento del ricovero in ospedale tutti gli animali sono stati sottoposti ad esame clinico/elettrocardiografico e ad un prelievo di sangue per la valutazione della cTnI. Quindi, cani e gatti sono stati divisi in sopravvissuti e non sopravvissuti, e sono state calcolate la media e la deviazione standard per ciascun parametro valutato. I gruppi controllo (CTR-CN e CTR-GT) erano rappresentati da dieci cani sani e dieci gatti sani. Complessivamente, il SIRS-CN aveva una media di 2,5 ± 0,7 parametri clinici positivi per SIRS, 8/16 cani mostravano un aumento di cTnI (621,5 ± 1264,2 ng/L) e aritmie al momento del ricovero in ospedale. I cani non sopravvissuti sono stati 5/16 (31,2%). In 8/16 (50%) cani era possibile evidenziare un aumento di cTnI; 5/8 (62,5%) non sopravvivevano al ricovero. I non sopravvissuti SIRS-CN avevano un valore medio di 3,2 ± 0,83 parametri clinici positivi alla SIRS, mentre il gruppo dei sopravvissuti mostrava una positività di 2,27 ± 0,46. I cani non sopravvissuti avevano un valore medio di 1794,7 ± 1853 ng/L di cTnI, mentre i sopravvissuti mostravano un valore medio di cTnI pari a 88,2 ± 151 ng/L. Il SIRS-GT aveva una media di 2,4 ± 0,70 di parametri clinici positivi per SIRS, un valore medio di 648 ± 1115 ng/L di cTnI, e inoltre, 4/10 (40%) mostravano almeno un’aritmia. La metà dei gatti (5/10; 50%) non sopravviveva al ricovero. Il 66,6% (4/6) dei gatti non sono sopravvissuti mostrava un aumento significativo di cTnI. I gatti che non sono sopravvissuti alla SIRS avevano in media 2,75 ± 0,83 parametri positivi per SIRS e cTnI medio di 1333,9 ± 1395,9 ng/L. Invece, il gruppo dei sopravvissuti mostrava valori medi di 2,2 ± 0,44 per parametri clinici positivi alla SIRS e un valore medio di cTnI di 44 ± 49,7 ng/L. Tutti gli animali inclusi nei gruppi di controllo hanno riportato valori rientranti all’interno dei range di riferimento per cTnI e per i parametri elettrocardiografici. In accordo con la letteratura, i dati presentati in questo studio suggeriscono che nel cane, possono originarsi squilibri della funzione cardiaca indotti da SIRS, che possono causare aritmie e aumento di cTnI. È anche ipotizzabile che la misurazione della cTnI e l'esame elettrocardiografico possano costituire un importante ausilio prognostico e diagnostico. Le due ipotesi potrebbero essere valide anche per la specie felina, anche se sono necessari ulteriori studi con popolazione più ampia