This thesis begins with a reflection on the performativity of literature which, on the one hand, addresses the questions posed by 20th century literary theory literary criticism and, on the other, uses the tools offered by Cognitive Poetics and Performance Studies with a particular attention to that mode of intelligence of reality theorized by Richard Schechner as “as performance”. The first chapter focuses on the recursive relationship between man and the world, nature and culture, language, and narration, referring to the epistemology of complexity by Edgar Morin. Precisely because this epistemology invites the acquisition of a new logic that embraces the complexity of reality, the last part of the chapter is dedicated to the definition of a logic of conflict and flexibility that acts as a theoretical framework for the study of the metaphor. The second chapter first deals with the contemporary theories of metaphor (I.A. Richards, M. Black, P. Ricœur, G. Lakoff and M. Johnson) and then proceeds to a proposal for a definition, identified in a “conflictual and performative theory of metaphor”: the metaphor is framed as an event of a performative nature, which takes place through and because of the language – of which it shows the intrinsic conflictuality – and opens cognitive spaces with the insight it provides to its interpreter. The last chapter of starts with a general reflection on the theory and practice of metaphor in Dante and then analyses the case study, the metaphors of stone in Dante's “petrose” Io son venuto al punto de la rota (C), Al poco giorno ed al gran cerchio d’ombra (CI) e Amor, tu vedi ben che questa donna (CII).

Il presente lavoro di tesi prende avvio con una riflessione sulla performatività della letteratura che, da un lato, affronta le questioni poste dalla teoria e dalla critica letteraria del Novecento e, dall’altro, utilizza gli strumenti offerti dalla Poetica Cognitiva e dai Performance Studies con una particolare attenzione a quel modo di intelligenza della realtà teorizzato da Richard Schechner come “as performance”. Il primo capitolo si sofferma sul rapporto ricorsivo tra uomo e mondo, natura e cultura, linguaggio e narrazione facendo riferimento soprattutto all’epistemologia della complessità di Edgar Morin. Proprio perché tale epistemologia invita all’acquisizione di una nuova logica che sappia abbracciare la complessità del reale, l’ultima parte del capitolo è dedicata alla definizione di una logica del conflitto e della flessibilità che faccia da quadro teorico per lo studio della metafora. Il secondo capitolo affronta anzitutto le teorie contemporanee della metafora (I.A. Richards, M. Black, P. Ricœur, G. Lakoff e M. Johnson) per poi procedere a una proposta di definizione, individuata in una "teoria conflittuale e performativa della metafora": la metafora è inquadrata come evento di natura performativa, che avviene attraverso e a causa del linguaggio – di cui mostra l’intrinseca conflittualità – ed apre spazi cognitivi con l’insight che fornisce al suo interprete. L’ultimo capitolo parte da una riflessione di carattere generale sulla teoria e la pratica della metafora in Dante per poi analizzare il caso di studio, le metafore della pietra nelle rime "petrose" Io son venuto al punto de la rota (C), Al poco giorno ed al gran cerchio d’ombra (CI) e Amor, tu vedi ben che questa donna (CII).

Teoria e performatività della metafora. Con uno studio sulle rime "petrose" di Dante

PIZZIMENTO, Paolo
2022-03-16

Abstract

This thesis begins with a reflection on the performativity of literature which, on the one hand, addresses the questions posed by 20th century literary theory literary criticism and, on the other, uses the tools offered by Cognitive Poetics and Performance Studies with a particular attention to that mode of intelligence of reality theorized by Richard Schechner as “as performance”. The first chapter focuses on the recursive relationship between man and the world, nature and culture, language, and narration, referring to the epistemology of complexity by Edgar Morin. Precisely because this epistemology invites the acquisition of a new logic that embraces the complexity of reality, the last part of the chapter is dedicated to the definition of a logic of conflict and flexibility that acts as a theoretical framework for the study of the metaphor. The second chapter first deals with the contemporary theories of metaphor (I.A. Richards, M. Black, P. Ricœur, G. Lakoff and M. Johnson) and then proceeds to a proposal for a definition, identified in a “conflictual and performative theory of metaphor”: the metaphor is framed as an event of a performative nature, which takes place through and because of the language – of which it shows the intrinsic conflictuality – and opens cognitive spaces with the insight it provides to its interpreter. The last chapter of starts with a general reflection on the theory and practice of metaphor in Dante and then analyses the case study, the metaphors of stone in Dante's “petrose” Io son venuto al punto de la rota (C), Al poco giorno ed al gran cerchio d’ombra (CI) e Amor, tu vedi ben che questa donna (CII).
16-mar-2022
Il presente lavoro di tesi prende avvio con una riflessione sulla performatività della letteratura che, da un lato, affronta le questioni poste dalla teoria e dalla critica letteraria del Novecento e, dall’altro, utilizza gli strumenti offerti dalla Poetica Cognitiva e dai Performance Studies con una particolare attenzione a quel modo di intelligenza della realtà teorizzato da Richard Schechner come “as performance”. Il primo capitolo si sofferma sul rapporto ricorsivo tra uomo e mondo, natura e cultura, linguaggio e narrazione facendo riferimento soprattutto all’epistemologia della complessità di Edgar Morin. Proprio perché tale epistemologia invita all’acquisizione di una nuova logica che sappia abbracciare la complessità del reale, l’ultima parte del capitolo è dedicata alla definizione di una logica del conflitto e della flessibilità che faccia da quadro teorico per lo studio della metafora. Il secondo capitolo affronta anzitutto le teorie contemporanee della metafora (I.A. Richards, M. Black, P. Ricœur, G. Lakoff e M. Johnson) per poi procedere a una proposta di definizione, individuata in una "teoria conflittuale e performativa della metafora": la metafora è inquadrata come evento di natura performativa, che avviene attraverso e a causa del linguaggio – di cui mostra l’intrinseca conflittualità – ed apre spazi cognitivi con l’insight che fornisce al suo interprete. L’ultimo capitolo parte da una riflessione di carattere generale sulla teoria e la pratica della metafora in Dante per poi analizzare il caso di studio, le metafore della pietra nelle rime "petrose" Io son venuto al punto de la rota (C), Al poco giorno ed al gran cerchio d’ombra (CI) e Amor, tu vedi ben che questa donna (CII).
Metaphor; Cognitive Science; Performance Studies; Complexity Theory; Cognitive Poetics; Conflictual Theory; Poetry; Dante Alighieri; Rime "petrose"
Metafora; Scienze Cognitive; Performance Studies; Teoria della Complessità; Poetica Cognitiva; Teoria conflittuale; Poesia; Dante Alighieri; Rime "petrose"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3223596
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