Uno dei contributi più significativi all’economia circolare sembra essere stato individuato a livello comunitario (Protocollo UE) nella riorganizzazione dell’intera filiera dei rifiuti derivati dal processo edilizio (RCD): dalla demolizione selettiva alla produzione di nuove risorse, materie/prodotti/componenti, alla metabolizzazione della cultura delle 5R. Si vuole partecipare a questo percorso di sistematizzazione delle molteplici iniziative attualmente “non convergenti” ma stimolanti e con punte di avanzamento differenti per diverse categorie di RCD, proponendo un’indagine sulla gestione digitale di una particolare categoria di rifiuti da costruzione e demolizione: quelli che per carattere valoriale, pregio, esaurimento sono risorse ancora pregiate e con un destino che potrebbe essere plurale, dal riuso al riciclo. Questo ambito di ricerca richiede, dopo aver tracciato lo stato dell’arte, la definizione di criteri di classificazione per decretare l’end of waste della categoria di RCD individuata, la costituzione di inventari digitali non dei rifiuti ma di potenziali risorse avvalendosi di strumenti di descrizione parametrica (GIS, BIM, ecc.), le opzioni di valorizzazioni per legittimare questo marketplace, forse inusuale ma fondamentale nell’ambito del restauro storico-architettonico, delle manutenzioni del patrimonio “moderno” da estendere a qualsiasi azione di intervento che richieda materiali desueti o non più in produzione.
L’improrogabile digitalizzazione della filiera di RCD
Ornella Fiandaca
;Alessandra Cernaro;Raffaella Lione;Fabio Minutoli;
2022-01-01
Abstract
Uno dei contributi più significativi all’economia circolare sembra essere stato individuato a livello comunitario (Protocollo UE) nella riorganizzazione dell’intera filiera dei rifiuti derivati dal processo edilizio (RCD): dalla demolizione selettiva alla produzione di nuove risorse, materie/prodotti/componenti, alla metabolizzazione della cultura delle 5R. Si vuole partecipare a questo percorso di sistematizzazione delle molteplici iniziative attualmente “non convergenti” ma stimolanti e con punte di avanzamento differenti per diverse categorie di RCD, proponendo un’indagine sulla gestione digitale di una particolare categoria di rifiuti da costruzione e demolizione: quelli che per carattere valoriale, pregio, esaurimento sono risorse ancora pregiate e con un destino che potrebbe essere plurale, dal riuso al riciclo. Questo ambito di ricerca richiede, dopo aver tracciato lo stato dell’arte, la definizione di criteri di classificazione per decretare l’end of waste della categoria di RCD individuata, la costituzione di inventari digitali non dei rifiuti ma di potenziali risorse avvalendosi di strumenti di descrizione parametrica (GIS, BIM, ecc.), le opzioni di valorizzazioni per legittimare questo marketplace, forse inusuale ma fondamentale nell’ambito del restauro storico-architettonico, delle manutenzioni del patrimonio “moderno” da estendere a qualsiasi azione di intervento che richieda materiali desueti o non più in produzione.Pubblicazioni consigliate
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