Nel panorama toscano delle fondazioni mendicanti, e di quelle francescane in particolare, la concessione dei diritti di patronato sulla cappella maggiore costituisce un elemento determinante non solo per la decorazione del vano considerato il più sacro dell’organismo chiesastico, ma spesso anche per il completamento dell’intera fabbrica architettonica. È un fenomeno che – in una continua tensione dialettica – sancisce un progressivo arretramento delle prerogative della comunità conventuale a beneficio di un coinvolgimento sempre maggiore dei laici nella vita della chiesa. Grazie all’emergenza di nuovi dati documentari e a un’analisi comparativa ad ampio spettro che coinvolge sia le grandi basiliche cittadine sia contesti più defilati, l’intervento mira a individuare alcune costanti che connotano tale fenomeno, come la sua ristretta cronologia tra terzo e quinto decennio del XIV secolo, la posizione delle sepolture nei pressi dell’altare maggiore, il ruolo cruciale rivestito dall’apposizione delle armi familiari sulle pareti e sui pilastri.
Lo spazio oltre l’altare. Il patronato laicale sulla cappella maggiore nelle chiese francescane toscane
Giovanni Giura
2022-01-01
Abstract
Nel panorama toscano delle fondazioni mendicanti, e di quelle francescane in particolare, la concessione dei diritti di patronato sulla cappella maggiore costituisce un elemento determinante non solo per la decorazione del vano considerato il più sacro dell’organismo chiesastico, ma spesso anche per il completamento dell’intera fabbrica architettonica. È un fenomeno che – in una continua tensione dialettica – sancisce un progressivo arretramento delle prerogative della comunità conventuale a beneficio di un coinvolgimento sempre maggiore dei laici nella vita della chiesa. Grazie all’emergenza di nuovi dati documentari e a un’analisi comparativa ad ampio spettro che coinvolge sia le grandi basiliche cittadine sia contesti più defilati, l’intervento mira a individuare alcune costanti che connotano tale fenomeno, come la sua ristretta cronologia tra terzo e quinto decennio del XIV secolo, la posizione delle sepolture nei pressi dell’altare maggiore, il ruolo cruciale rivestito dall’apposizione delle armi familiari sulle pareti e sui pilastri.Pubblicazioni consigliate
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