La nostra civiltà incontra sfide epocali a causa di cambiamenti mai registrati in millenni di storia come la crescita demografica ed economica al di là delle risorse del pianeta. Il prevedibile collasso della nostra civiltà può essere contrastato da pratiche sostenibili prive di alcun pregiudizio culturale. L’allevamento di insetti è una grande opportunità per la conversione o riconversione di materiale ad alto profilo nutrizionale, anche da materiale di scarto o da sottoprodotti. I principali possibili reimpieghi riguardano la produzione o l’isolamento di: a) mangimi o prodotti alimentari specifici; b) peculiari molecole nutraceutiche; c) bio-carburanti; d) fertilizzanti; e) biopolimeri utili per la produzione di bio-materiali. Uno dei maggiori vantaggi di questa pratica è legata alla capacità evoluzionistica degli insetti di sviluppare antibiotici naturali nel loro apparato digerente e questo potenzialmente abilita tali specie alla sicura riconversione di materie prime microbiologicamente pericolose. La specie ubiqua Hermetia Illucens è il più promettente insetto atto alla bioconversione che in parecchi studi ha dimostrato di poter convertire materiale nutrizionale da scarti agricoli, di macelleria, e persino da scorie animali e umane. La sfida successiva è rappresentata dall’analisi chimica delle larve Hermetia Illucens dopo la bioconversione di una matrice. L’impiego analitico della risonanza magnetica nucleare (NMR), come sempre propone un approccio olistico (rilevamento di quasi tutte le sostanze di una matrice) scevro da scomode modifiche chimiche o aggiunte di standard specifici, dunque non stupisce l’applicazione di questa tecnica su estratti acquosi di Hermetia Illucens. Questa presentazione in maniera innovativa tratta le larve di Hermetia Illucens provenienti da scarti vegetali agricoli in fattorie del sud Italia. La specifica composizione chimica di estratti acquosi e di vari digeriti enzimatici viene presentata ma anche l’analisi della frazione lipofila, estratta tramite vari solventi organici e infine ridispersa in CDCl3 per l’analisi NMR.

Caratterizzazione di estratti di Hermetia illucens: il bioconvertitore del futuro?

G. L. La Torre
Primo
Methodology
;
A. Rotondo
Secondo
Conceptualization
;
A. Salvo
Data Curation
;
K. Riolo
Investigation
;
A. Giannetto
Ultimo
Project Administration
2022-01-01

Abstract

La nostra civiltà incontra sfide epocali a causa di cambiamenti mai registrati in millenni di storia come la crescita demografica ed economica al di là delle risorse del pianeta. Il prevedibile collasso della nostra civiltà può essere contrastato da pratiche sostenibili prive di alcun pregiudizio culturale. L’allevamento di insetti è una grande opportunità per la conversione o riconversione di materiale ad alto profilo nutrizionale, anche da materiale di scarto o da sottoprodotti. I principali possibili reimpieghi riguardano la produzione o l’isolamento di: a) mangimi o prodotti alimentari specifici; b) peculiari molecole nutraceutiche; c) bio-carburanti; d) fertilizzanti; e) biopolimeri utili per la produzione di bio-materiali. Uno dei maggiori vantaggi di questa pratica è legata alla capacità evoluzionistica degli insetti di sviluppare antibiotici naturali nel loro apparato digerente e questo potenzialmente abilita tali specie alla sicura riconversione di materie prime microbiologicamente pericolose. La specie ubiqua Hermetia Illucens è il più promettente insetto atto alla bioconversione che in parecchi studi ha dimostrato di poter convertire materiale nutrizionale da scarti agricoli, di macelleria, e persino da scorie animali e umane. La sfida successiva è rappresentata dall’analisi chimica delle larve Hermetia Illucens dopo la bioconversione di una matrice. L’impiego analitico della risonanza magnetica nucleare (NMR), come sempre propone un approccio olistico (rilevamento di quasi tutte le sostanze di una matrice) scevro da scomode modifiche chimiche o aggiunte di standard specifici, dunque non stupisce l’applicazione di questa tecnica su estratti acquosi di Hermetia Illucens. Questa presentazione in maniera innovativa tratta le larve di Hermetia Illucens provenienti da scarti vegetali agricoli in fattorie del sud Italia. La specifica composizione chimica di estratti acquosi e di vari digeriti enzimatici viene presentata ma anche l’analisi della frazione lipofila, estratta tramite vari solventi organici e infine ridispersa in CDCl3 per l’analisi NMR.
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