In un articolo del 2014, Daniel Levinson Wilk, docente di storia al Fashion Institute of Technology di New York e membro del CdA dell'Elevator Museum nel Queens, ha affermato che l’ascensore è responsabile di aver plasmato la vita moderna in modi non del tutto compresi né dalla società, né dal mondo accademico, colpevoli di non aver saputo attribuire alla comunicazione verticale meccanizzata il giusto ruolo – formale, estetico, costruttivo, tecnologico - nella storia delle costruzioni. Il volume intende rimediare a questa mancanza di considerazione e attraverso la sistematizzazione della successione, spesso caotica e non sempre progressiva, di accadimenti, brevetti, conoscenze teoriche, sviluppi tecnici e tecnologici, modificazioni semantiche ed espressive delle correnti architettoniche e mutamenti dei quadri esigenziali, si propone di far diventare l’elevatore paradigma del progresso scientifico che, in diversi ambiti, ha coinvolto e coinvolge l’organismo edilizio. Il presente dell’ascensore diventa quindi trait d’union tra un passato, eroico e glorioso, talvolta ingannevole, e un futuro tecnologico e resiliente capace di contribuire a quello sviluppo sostenibile che è il principale obiettivo dell’Agenda 2030. La parte storica è sintetizzata attraverso un quadro sinottico che favorisce la lettura diacronica del succedersi degli eventi e delle loro interconnessioni, cercando di evidenziare quell’empirismo scientifico che nel titolo connota il passato. La parte dedicata al futuro sottolinea, invece, le tendenze evolutive, attuabili attraverso la tecnologia 4.0 e smart, che favoriscono il risparmio energetico, la sicurezza, l’accessibilità, la semplificazione dell’interfaccia uomo/macchina, la corretta manutenzione.

L’ascensore dall’empirismo scientifico del passato alla tecnologia sostenibile del futuro

R. Lione
Primo
;
F. Minutoli
Ultimo
2021-01-01

Abstract

In un articolo del 2014, Daniel Levinson Wilk, docente di storia al Fashion Institute of Technology di New York e membro del CdA dell'Elevator Museum nel Queens, ha affermato che l’ascensore è responsabile di aver plasmato la vita moderna in modi non del tutto compresi né dalla società, né dal mondo accademico, colpevoli di non aver saputo attribuire alla comunicazione verticale meccanizzata il giusto ruolo – formale, estetico, costruttivo, tecnologico - nella storia delle costruzioni. Il volume intende rimediare a questa mancanza di considerazione e attraverso la sistematizzazione della successione, spesso caotica e non sempre progressiva, di accadimenti, brevetti, conoscenze teoriche, sviluppi tecnici e tecnologici, modificazioni semantiche ed espressive delle correnti architettoniche e mutamenti dei quadri esigenziali, si propone di far diventare l’elevatore paradigma del progresso scientifico che, in diversi ambiti, ha coinvolto e coinvolge l’organismo edilizio. Il presente dell’ascensore diventa quindi trait d’union tra un passato, eroico e glorioso, talvolta ingannevole, e un futuro tecnologico e resiliente capace di contribuire a quello sviluppo sostenibile che è il principale obiettivo dell’Agenda 2030. La parte storica è sintetizzata attraverso un quadro sinottico che favorisce la lettura diacronica del succedersi degli eventi e delle loro interconnessioni, cercando di evidenziare quell’empirismo scientifico che nel titolo connota il passato. La parte dedicata al futuro sottolinea, invece, le tendenze evolutive, attuabili attraverso la tecnologia 4.0 e smart, che favoriscono il risparmio energetico, la sicurezza, l’accessibilità, la semplificazione dell’interfaccia uomo/macchina, la corretta manutenzione.
2021
Design & Construction ↔ Innovation & Sustainability
978-88-492-4147-1
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