Con la pronuncia in esame la Suprema Corte interviene nuovamente sul tema dei limiti del diritto all’oblio, affermando che sussiste il diritto alla deindicizzazione dei risultati con cui il motore di ricerca associa il nome di un privato cittadino ad una vicenda giudiziaria di interesse mediatico (ormai superata), ma non, altresì, quello alla radicale cancellazione della pagina web nonché della cache. Riconoscendo il diritto dell’interessato alla deindicizzazione dei risultati associati al suo nome e reperibili sul motore di ricerca, la Cassazione ha ribadito che “il diritto all’oblio deve essere ponderato col diritto avente ad oggetto la diffusione e l’acquisizione dell’informazione, relativa al fatto nel suo complesso, attraverso parole chiave anche diverse dal nome della persona”. In questo senso la deindicizzazione opera un giusto bilanciamento determinando sì la cancellazione del contenuto dall’elenco dei risultati di ricerca ma soltanto quando essa è effettuata a partire da quel nome. Il contenuto resta, invece, disponibile quando si utilizzano altri criteri per l’interrogazione.

La tutela del diritto all'oblio fra deindicizzazione e cancellazione delle copie cache

Mariafrancesca Cocuccio
2022-01-01

Abstract

Con la pronuncia in esame la Suprema Corte interviene nuovamente sul tema dei limiti del diritto all’oblio, affermando che sussiste il diritto alla deindicizzazione dei risultati con cui il motore di ricerca associa il nome di un privato cittadino ad una vicenda giudiziaria di interesse mediatico (ormai superata), ma non, altresì, quello alla radicale cancellazione della pagina web nonché della cache. Riconoscendo il diritto dell’interessato alla deindicizzazione dei risultati associati al suo nome e reperibili sul motore di ricerca, la Cassazione ha ribadito che “il diritto all’oblio deve essere ponderato col diritto avente ad oggetto la diffusione e l’acquisizione dell’informazione, relativa al fatto nel suo complesso, attraverso parole chiave anche diverse dal nome della persona”. In questo senso la deindicizzazione opera un giusto bilanciamento determinando sì la cancellazione del contenuto dall’elenco dei risultati di ricerca ma soltanto quando essa è effettuata a partire da quel nome. Il contenuto resta, invece, disponibile quando si utilizzano altri criteri per l’interrogazione.
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