La qualità energetico-ambientale dell’ecosistema ha richiesto riflessioni rivoluzionarie in campo politico, progettuale, produttivo, esecutivo e di validazione. Il contributo fornito dall’isolamento termico degli edifici evidenzia come occorra una sinergia che negli ultimi anni è stata individuata nella predisposizione di incentivi statali, nella concezione di sistemi a cappotto quali soluzioni trainanti nella progettazione dell’intervento di riqualificazione energetica, nella innovazione tecnologica dei prodotti di coibentazione, nella predisposizione di protocolli di esecuzione e verifica. La nostra indagine ha riguardato gli isolanti non convenzionali, ricercando soluzioni per cappotti che si avvalgono di nanotecnologie, rispondono ai criteri ambientali minimi (CAM) e a specifiche normative in termini di prestazione. Il censimento condotto ha quindi riguardato nano/micro cappotti che si avvalgono di principi attivi differenti in VIRTÙ della loro concezione, noti come VIP (Vacuum Insulation Panel), Aerogels e rivestimenti termoriflettenti. Sull’efficacia della capacità isolante di queste categorie di prodotti, reclamizzate anche per i minimi ingombri, abbiamo rilevato posizioni di scetticismo motivate sulla base delle conoscenze fisico-tecniche sinora acquisite: è messa in dubbio la possibilità di eguagliare in pochi millimetri (5-30) l’efficacia garantita da diversi centimetri (4-16) di soluzioni convenzionali. I prodotti di punta, campionati sulla base delle migliori prestazioni attestate, sono stati applicati nell’ipotesi di efficientamento energetico di un blocco del quartiere INA CASA a Messina realizzato su progetto di Filippo Rovigo negli anni ’50, con tecniche costruttive tradizionali e una chiusura verticale in mattoni forati fra le maglie di una struttura in cemento armato. La validazione delle prestazioni che, per l’accesso all’eco-incentivo, deve garantire il salto di due classi energetiche, è stata effettuata con Termus, un applicativo BIM dell’ACCA. I risultati offrono parte della risposta agli interrogativi di efficacia posti per questo spaccato di innovazione tecnologica.
Isolanti termici nanotecnologici: opportunità o inadeguatezza per la riqualificazione energetica dell'esistente
Alessandra CernaroPrimo
Membro del Collaboration Group
;Ornella Fiandaca
Secondo
Membro del Collaboration Group
2022-01-01
Abstract
La qualità energetico-ambientale dell’ecosistema ha richiesto riflessioni rivoluzionarie in campo politico, progettuale, produttivo, esecutivo e di validazione. Il contributo fornito dall’isolamento termico degli edifici evidenzia come occorra una sinergia che negli ultimi anni è stata individuata nella predisposizione di incentivi statali, nella concezione di sistemi a cappotto quali soluzioni trainanti nella progettazione dell’intervento di riqualificazione energetica, nella innovazione tecnologica dei prodotti di coibentazione, nella predisposizione di protocolli di esecuzione e verifica. La nostra indagine ha riguardato gli isolanti non convenzionali, ricercando soluzioni per cappotti che si avvalgono di nanotecnologie, rispondono ai criteri ambientali minimi (CAM) e a specifiche normative in termini di prestazione. Il censimento condotto ha quindi riguardato nano/micro cappotti che si avvalgono di principi attivi differenti in VIRTÙ della loro concezione, noti come VIP (Vacuum Insulation Panel), Aerogels e rivestimenti termoriflettenti. Sull’efficacia della capacità isolante di queste categorie di prodotti, reclamizzate anche per i minimi ingombri, abbiamo rilevato posizioni di scetticismo motivate sulla base delle conoscenze fisico-tecniche sinora acquisite: è messa in dubbio la possibilità di eguagliare in pochi millimetri (5-30) l’efficacia garantita da diversi centimetri (4-16) di soluzioni convenzionali. I prodotti di punta, campionati sulla base delle migliori prestazioni attestate, sono stati applicati nell’ipotesi di efficientamento energetico di un blocco del quartiere INA CASA a Messina realizzato su progetto di Filippo Rovigo negli anni ’50, con tecniche costruttive tradizionali e una chiusura verticale in mattoni forati fra le maglie di una struttura in cemento armato. La validazione delle prestazioni che, per l’accesso all’eco-incentivo, deve garantire il salto di due classi energetiche, è stata effettuata con Termus, un applicativo BIM dell’ACCA. I risultati offrono parte della risposta agli interrogativi di efficacia posti per questo spaccato di innovazione tecnologica.File | Dimensione | Formato | |
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