Il presente saggio esamina la recente sentenza della Corte di Cassazione penale italiana sull'omaggio ai boss mafiosi durante le processioni religiose. In alcune parti d'Italia, soprattutto nel sud del Paese, talvolta le processioni ecclesiastiche si fermano davanti alla casa del boss locale, inchinando le statue dei santi che portano in segno di omaggio. Secondo la sentenza della Corte Suprema di Cassazione, questa condotta integra il reato di turbamento delle funzioni religiose punito dall'articolo 405 del Codice penale.
Tra devozione popolare e riverenza mafiosa. La Cassazione si pronuncia sull’«inchino» ai boss nel corso delle processioni ecclesiastiche
Licastro Angelo
2022-01-01
Abstract
Il presente saggio esamina la recente sentenza della Corte di Cassazione penale italiana sull'omaggio ai boss mafiosi durante le processioni religiose. In alcune parti d'Italia, soprattutto nel sud del Paese, talvolta le processioni ecclesiastiche si fermano davanti alla casa del boss locale, inchinando le statue dei santi che portano in segno di omaggio. Secondo la sentenza della Corte Suprema di Cassazione, questa condotta integra il reato di turbamento delle funzioni religiose punito dall'articolo 405 del Codice penale.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.