Con la sentenza n.13845/2019 la Cassazione afferma l'ammissibilità del diritto di recesso in capo ai soci della S.p.a. i quali non abbiano votato a favore della delibera che introduce nello statuto una clausola volta a destinare parte dell'utile alla formazione di una riserva di patrimonio netto e che, pertanto, pone un limite alla distribuzione del dividendo ai soci medesimi. La nota in esame si sofferma sull'interpretazione dell'art. 2437, lett. g, c.c., oggetto di acceso dibattito in dottrina a causa della poca chiarezza della sua formulazione.

E' ammissibile il recesso del socio se la s.p.a. limita la distribuzione dell'utile.

cristina evanghelia papadimitriu
2020-01-01

Abstract

Con la sentenza n.13845/2019 la Cassazione afferma l'ammissibilità del diritto di recesso in capo ai soci della S.p.a. i quali non abbiano votato a favore della delibera che introduce nello statuto una clausola volta a destinare parte dell'utile alla formazione di una riserva di patrimonio netto e che, pertanto, pone un limite alla distribuzione del dividendo ai soci medesimi. La nota in esame si sofferma sull'interpretazione dell'art. 2437, lett. g, c.c., oggetto di acceso dibattito in dottrina a causa della poca chiarezza della sua formulazione.
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