La tesi dell’argomentazione principale è che per il filosofare odierno – avendo mostrato la teologia filosofica (o razionale, o naturale), in diverse sue rilevanti concretizzazioni storico-speculative recenti e passate, di non riuscire a discorrere di Dio se non in una maniera astratta e astrusamente antropomorfistica – c’è soltanto un’alternativa all’eckhartiano “tacere sapiente” davanti alla Deità: partire da Gesù Cristo, per l’esattezza dall’enunciato biblico secondo cui lui è il Logos fattosi carne, per vagliarne le condizioni ontologiche ed esistenziali di possibilità.
Sapienza muta. Dio e l’ontologia
Vincenzo Cicero
Primo
Membro del Collaboration Group
2023-01-01
Abstract
La tesi dell’argomentazione principale è che per il filosofare odierno – avendo mostrato la teologia filosofica (o razionale, o naturale), in diverse sue rilevanti concretizzazioni storico-speculative recenti e passate, di non riuscire a discorrere di Dio se non in una maniera astratta e astrusamente antropomorfistica – c’è soltanto un’alternativa all’eckhartiano “tacere sapiente” davanti alla Deità: partire da Gesù Cristo, per l’esattezza dall’enunciato biblico secondo cui lui è il Logos fattosi carne, per vagliarne le condizioni ontologiche ed esistenziali di possibilità.File in questo prodotto:
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