Il paper affronta la questione dell’importanza degli spazi pubblici come custodi della identità collettiva attraverso la memoria veicolata dall’arte. L’immagine delle strade e delle piazze desolate, al di là dell’esaltazione di una bellezza iconica dei luoghi, resterà tra le visioni che più ci hanno destabilizzato nel periodo di pandemia. Vivere nella smartcity non basta, è la storia che ci restituisce città fatte di stratificazioni temporali, di tessuti, di monumenti: per passare dalle tattiche per l’emergenza alle strategie per l’“abitare urbano” servono narrazioni di lunga durata. Quella di Messina è una narrazione interrotta. La città dopo il 1908 ha vissuto il lutto della perdita degli iconemi e degli spazi condivisi cancellati dal terremoto. Alla ricerca “delle” città di Messina, visibili e invisibili, iconiche e cristallizzate nella memoria o viventi ma ancora irrisolte, il progetto ResuMe (resume/riprendere - Restituire unicità a Messina) – proposta di riqualificazione urbana frutto della collaborazione tra il Dipartimento di ingegneria di Messina e il Museo regionale di Messina (MuMe) – immagina il recupero del rapporto spezzato dal sisma tra abitanti, storia e luogo. Dopo più di un secolo, nel Museo sono ancora custoditi frammenti di città “in attesa” che sono stati sottratti alla storia e che hanno smesso di raccontare, mentre fuori vive una città che ha perso parte delle sue coordinate. Prospettando una valorizzazione del sistema degli spazi pubblici attraverso la ricollocazione degli apparati architettonici (portali, archi, colonne, stemmi, ecc.) giacenti sulla spianata del Museo e nei suoi depositi, il progetto ResuMe lavora per “sistemi” e “fulcri” prevedendo il potenziamento della mobilità lenta e la riqualificazione degli spazi pubblici attraverso la ricollocazione dei frammenti storici per “prossimità”, “corrispondenza” ed “evocazione”, con l’obiettivo di attivare uno scambio virtuoso tra la città e il museo, tra i messinesi e l’arte.
Spazi pubblici e narrazioni di lunga durata. Il progetto ResuMe
Marina Arena
Primo
2023-01-01
Abstract
Il paper affronta la questione dell’importanza degli spazi pubblici come custodi della identità collettiva attraverso la memoria veicolata dall’arte. L’immagine delle strade e delle piazze desolate, al di là dell’esaltazione di una bellezza iconica dei luoghi, resterà tra le visioni che più ci hanno destabilizzato nel periodo di pandemia. Vivere nella smartcity non basta, è la storia che ci restituisce città fatte di stratificazioni temporali, di tessuti, di monumenti: per passare dalle tattiche per l’emergenza alle strategie per l’“abitare urbano” servono narrazioni di lunga durata. Quella di Messina è una narrazione interrotta. La città dopo il 1908 ha vissuto il lutto della perdita degli iconemi e degli spazi condivisi cancellati dal terremoto. Alla ricerca “delle” città di Messina, visibili e invisibili, iconiche e cristallizzate nella memoria o viventi ma ancora irrisolte, il progetto ResuMe (resume/riprendere - Restituire unicità a Messina) – proposta di riqualificazione urbana frutto della collaborazione tra il Dipartimento di ingegneria di Messina e il Museo regionale di Messina (MuMe) – immagina il recupero del rapporto spezzato dal sisma tra abitanti, storia e luogo. Dopo più di un secolo, nel Museo sono ancora custoditi frammenti di città “in attesa” che sono stati sottratti alla storia e che hanno smesso di raccontare, mentre fuori vive una città che ha perso parte delle sue coordinate. Prospettando una valorizzazione del sistema degli spazi pubblici attraverso la ricollocazione degli apparati architettonici (portali, archi, colonne, stemmi, ecc.) giacenti sulla spianata del Museo e nei suoi depositi, il progetto ResuMe lavora per “sistemi” e “fulcri” prevedendo il potenziamento della mobilità lenta e la riqualificazione degli spazi pubblici attraverso la ricollocazione dei frammenti storici per “prossimità”, “corrispondenza” ed “evocazione”, con l’obiettivo di attivare uno scambio virtuoso tra la città e il museo, tra i messinesi e l’arte.Pubblicazioni consigliate
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