La lettura è un processo complesso che coinvolge una serie di abilità cognitive, percettive e motorie. Negli ultimi decenni le teorie embodied della lettura hanno suscitato grande interesse e hanno contribuito a una comprensione più approfondita di come il corpo e i processi fisici siano intrinsecamente collegati alla lettura. Questo lavoro intende esplorare le teorie embodied della lettura, i modelli teorici esistenti, la dislessia e il suo impatto sulla lettura in età adulta, nonché proporre uno studio pilota che indaga i movimenti fono-articolatori durante la lettura silente. Il tentativo è quello comprendere se la lettura, intesa come processo cognitivo, possa realmente essere studiata al netto della sua componente corporea, oppure se è più corretto considerare le nostre esperienze fisiche come intrinsecamente collegate alla nostra capacità di leggere e comprendere il testo. Se propendessimo per la seconda posizione, dovremmo senz'altro ricorrere alle teorie embodied, in quanto è emerso chiaramente che queste teorie sono in grado di offrire una comprensione più approfondita del processo di lettura. Le teorie embodied si basano sul concetto che la mente umana non è separata dal corpo, ma è strettamente interconnessa con esso. Tali teorie pongono l'accento sull'importanza delle esperienze sensoriali e motorie nel plasmare la nostra comprensione del mondo e delle parole che leggiamo. Le teorie embodied sostengono che il nostro sistema cognitivo non si limita a elaborare informazioni in modo astratto, ma è profondamente radicato nelle esperienze corporee. Quando leggiamo, infatti, non ci limitiamo a decodificare i segni grafici sulle pagine, ma ci impegniamo in un processo di simulazione mentale che richiama le esperienze sensoriali e motorie associate alle parole che stiamo leggendo. Ad esempio, quando leggiamo la parola "corsa", la nostra mente può evocare immagini e sensazioni correlate a quando siamo stati coinvolti in una corsa reale (Barsalou, 2008). Le teorie embodied sottolineano l'importanza della percezione sensoriale e delle esperienze motorie nella comprensione del testo. I nostri processi cognitivi sono influenzati dalle modalità sensoriali attraverso le quali interagiamo con il mondo. Ad esempio, gli studi hanno dimostrato che le persone che hanno esperienze motorie legate a un'attività specifica, come il tennis, tendono a comprendere meglio le frasi contenenti riferimenti a tale attività rispetto a coloro che non hanno avuto esperienze simili (Glenberg, 1997). L'approccio embodied alla comprensione della lettura suggerisce che il nostro corpo e le esperienze che facciamo svolgono un ruolo cruciale nella comprensione del testo. Pertanto, se intendiamo realmente comprendere il processo di lettura è fondamentale considerare le teorie embodied come un'importante risorsa per sviluppare strategie didattiche più efficaci (Wilson, 2002). Il primo capitolo di questa tesi introduce le teorie embodied della lettura. In particolare, viene esaminato il ruolo dei gesti articolatori nella produzione vocale e il loro legame con l'apprendimento della lettura. Vengono esplorate anche le teorie che sostengono che la lettura coinvolga il corpo in modo più ampio, considerando come i processi motori e sensoriali influenzino la comprensione del testo. Inoltre, vengono analizzati concetti come l'exaptation ed exploitation e la lettura esperta. Il secondo capitolo si concentra sui modelli teorici della lettura. Vengono presentati il modello di lettura a due vie di Max Coltheart e il suo collegamento con la lettura iper-lessicale. Inoltre, viene esaminato il modello a stadi di Uta Frith e vengono discussi i limiti dei modelli esistenti nella comprensione della lettura. Il terzo capitolo affronta il tema della dislessia. Vengono esaminate le diverse cause della dislessia, tra cui l'ipotesi genetica, l'ipotesi del deficit di automatizzazione cerebellare, l'ipotesi del deficit visivo-uditivo e l'ipotesi del deficit fonologico. Vengono inoltre analizzati i fattori di rischio, la prevalenza e la comorbidità associati alla dislessia. Il quarto capitolo si concentra sulla dislessia in età adulta. Vengono presentati i test psicometrici utilizzati per valutare l'apprendimento in età adulta e vengono esaminati i limiti delle prove di lettura. Inoltre, viene esplorata la lettura silente e vengono presentati gli strumenti di valutazione specifici per la lettura in modalità silente. Il quinto capitolo descrive uno studio pilota condotto per analizzare i movimenti fono-articolatori durante la lettura silente. Vengono presentati il metodo di studio, gli strumenti e le misure utilizzate e i risultati ottenuti.
La lettura incarnata: studio sui movimenti labiali durante la lettura silente
CIUFFO, Massimo
2023-09-19
Abstract
La lettura è un processo complesso che coinvolge una serie di abilità cognitive, percettive e motorie. Negli ultimi decenni le teorie embodied della lettura hanno suscitato grande interesse e hanno contribuito a una comprensione più approfondita di come il corpo e i processi fisici siano intrinsecamente collegati alla lettura. Questo lavoro intende esplorare le teorie embodied della lettura, i modelli teorici esistenti, la dislessia e il suo impatto sulla lettura in età adulta, nonché proporre uno studio pilota che indaga i movimenti fono-articolatori durante la lettura silente. Il tentativo è quello comprendere se la lettura, intesa come processo cognitivo, possa realmente essere studiata al netto della sua componente corporea, oppure se è più corretto considerare le nostre esperienze fisiche come intrinsecamente collegate alla nostra capacità di leggere e comprendere il testo. Se propendessimo per la seconda posizione, dovremmo senz'altro ricorrere alle teorie embodied, in quanto è emerso chiaramente che queste teorie sono in grado di offrire una comprensione più approfondita del processo di lettura. Le teorie embodied si basano sul concetto che la mente umana non è separata dal corpo, ma è strettamente interconnessa con esso. Tali teorie pongono l'accento sull'importanza delle esperienze sensoriali e motorie nel plasmare la nostra comprensione del mondo e delle parole che leggiamo. Le teorie embodied sostengono che il nostro sistema cognitivo non si limita a elaborare informazioni in modo astratto, ma è profondamente radicato nelle esperienze corporee. Quando leggiamo, infatti, non ci limitiamo a decodificare i segni grafici sulle pagine, ma ci impegniamo in un processo di simulazione mentale che richiama le esperienze sensoriali e motorie associate alle parole che stiamo leggendo. Ad esempio, quando leggiamo la parola "corsa", la nostra mente può evocare immagini e sensazioni correlate a quando siamo stati coinvolti in una corsa reale (Barsalou, 2008). Le teorie embodied sottolineano l'importanza della percezione sensoriale e delle esperienze motorie nella comprensione del testo. I nostri processi cognitivi sono influenzati dalle modalità sensoriali attraverso le quali interagiamo con il mondo. Ad esempio, gli studi hanno dimostrato che le persone che hanno esperienze motorie legate a un'attività specifica, come il tennis, tendono a comprendere meglio le frasi contenenti riferimenti a tale attività rispetto a coloro che non hanno avuto esperienze simili (Glenberg, 1997). L'approccio embodied alla comprensione della lettura suggerisce che il nostro corpo e le esperienze che facciamo svolgono un ruolo cruciale nella comprensione del testo. Pertanto, se intendiamo realmente comprendere il processo di lettura è fondamentale considerare le teorie embodied come un'importante risorsa per sviluppare strategie didattiche più efficaci (Wilson, 2002). Il primo capitolo di questa tesi introduce le teorie embodied della lettura. In particolare, viene esaminato il ruolo dei gesti articolatori nella produzione vocale e il loro legame con l'apprendimento della lettura. Vengono esplorate anche le teorie che sostengono che la lettura coinvolga il corpo in modo più ampio, considerando come i processi motori e sensoriali influenzino la comprensione del testo. Inoltre, vengono analizzati concetti come l'exaptation ed exploitation e la lettura esperta. Il secondo capitolo si concentra sui modelli teorici della lettura. Vengono presentati il modello di lettura a due vie di Max Coltheart e il suo collegamento con la lettura iper-lessicale. Inoltre, viene esaminato il modello a stadi di Uta Frith e vengono discussi i limiti dei modelli esistenti nella comprensione della lettura. Il terzo capitolo affronta il tema della dislessia. Vengono esaminate le diverse cause della dislessia, tra cui l'ipotesi genetica, l'ipotesi del deficit di automatizzazione cerebellare, l'ipotesi del deficit visivo-uditivo e l'ipotesi del deficit fonologico. Vengono inoltre analizzati i fattori di rischio, la prevalenza e la comorbidità associati alla dislessia. Il quarto capitolo si concentra sulla dislessia in età adulta. Vengono presentati i test psicometrici utilizzati per valutare l'apprendimento in età adulta e vengono esaminati i limiti delle prove di lettura. Inoltre, viene esplorata la lettura silente e vengono presentati gli strumenti di valutazione specifici per la lettura in modalità silente. Il quinto capitolo descrive uno studio pilota condotto per analizzare i movimenti fono-articolatori durante la lettura silente. Vengono presentati il metodo di studio, gli strumenti e le misure utilizzate e i risultati ottenuti.File | Dimensione | Formato | |
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