Introduzione. L’emergenza da SARS-CoV-2 ha impegnato particolarmente gli operatori sanitari, esponendoli ad un maggior rischio di infezione e ad un sovraccarico fisico, emotivo e organizzativo. Durante la pandemia, i rischi psicosociali legati all’organizzazione lavorativa, alla sicurezza e alla salute degli operatori, sono risultati notevolmente amplificati. Tali fattori evidenziano l’importanza della valutazione dello stress e la necessità di pianificare ed implementare strategie di monitoraggio e prevenzione per la salute mentale del personale sanitario. Obiettivi. Lo studio analizza l’emotività individuale e la percezione dello stress lavoro-correlato durante l’emergenza pandemica, al fine di pianificare ed attuare strategie di monitoraggio e prevenzione per la salute mentale degli operatori. Metodi. Il campione, reclutato durante la terza ondata pandemica, era composto da 50 operatori sanitari (infermieri, OSS e tecnici). Sono stati somministrati: una scheda per la raccolta dei dati sociodemografici ed il questionario di autovalutazione dello stress “Humanitas Medical Care” (1) con 22 items a risposta chiusa su scala Likert a 5 livelli. Risultati. Il campione oggetto dello studio era composto da 50 operatori, 19/M e 31/F, con età anagrafica media per le donne di 49,51 anni e per gli uomini di 43,67 anni, scolarità media di 16 anni ed anzianità lavorativa media complessiva pari a 21,45 anni. Il questionario ha evidenziato un basso autocontrollo dell’emotività dinanzi alle impreviste ed inusuali difficoltà determinate dalla pandemia e un livello medio di stress percepito. Conclusioni. La gestione di una emergenza pandemica, straordinariamente intensa e prolungata, ha mostrato la necessità di migliorare l’organizzazione del lavoro e le strategie di prevenzione con particolare riguardo all’equilibrio psicofisico degli operatori. I risultati dello studio suggeriscono infatti di potenziare le azioni di tutela della salute rivolte alle categorie più vulnerabili, attraverso programmi di prevenzione ed interventi orientati al supporto psicosociale, per mitigare l’impatto di eventi stressanti, come la pandemia SARS-CoV-2. Tali eventi, se sottovalutati, possono avere effetti negativi sul benessere del personale sanitario, incidendo sulla salute mentale con conseguente compromissione dell’efficienza e soddisfazione lavorativa, con inevitabili ripercussioni sulla qualità delle cure fornite e maggior rischio di errori ed infortuni.

EMOTIVITÀ E PERCEZIONE DELLO STRESS NEGLI OPERATORI SANITARI DURANTE LA PANDEMIA

Elvira Micali
;
Carmela Alibrando;Caterina Oliveri;Serena Nobile
2023-01-01

Abstract

Introduzione. L’emergenza da SARS-CoV-2 ha impegnato particolarmente gli operatori sanitari, esponendoli ad un maggior rischio di infezione e ad un sovraccarico fisico, emotivo e organizzativo. Durante la pandemia, i rischi psicosociali legati all’organizzazione lavorativa, alla sicurezza e alla salute degli operatori, sono risultati notevolmente amplificati. Tali fattori evidenziano l’importanza della valutazione dello stress e la necessità di pianificare ed implementare strategie di monitoraggio e prevenzione per la salute mentale del personale sanitario. Obiettivi. Lo studio analizza l’emotività individuale e la percezione dello stress lavoro-correlato durante l’emergenza pandemica, al fine di pianificare ed attuare strategie di monitoraggio e prevenzione per la salute mentale degli operatori. Metodi. Il campione, reclutato durante la terza ondata pandemica, era composto da 50 operatori sanitari (infermieri, OSS e tecnici). Sono stati somministrati: una scheda per la raccolta dei dati sociodemografici ed il questionario di autovalutazione dello stress “Humanitas Medical Care” (1) con 22 items a risposta chiusa su scala Likert a 5 livelli. Risultati. Il campione oggetto dello studio era composto da 50 operatori, 19/M e 31/F, con età anagrafica media per le donne di 49,51 anni e per gli uomini di 43,67 anni, scolarità media di 16 anni ed anzianità lavorativa media complessiva pari a 21,45 anni. Il questionario ha evidenziato un basso autocontrollo dell’emotività dinanzi alle impreviste ed inusuali difficoltà determinate dalla pandemia e un livello medio di stress percepito. Conclusioni. La gestione di una emergenza pandemica, straordinariamente intensa e prolungata, ha mostrato la necessità di migliorare l’organizzazione del lavoro e le strategie di prevenzione con particolare riguardo all’equilibrio psicofisico degli operatori. I risultati dello studio suggeriscono infatti di potenziare le azioni di tutela della salute rivolte alle categorie più vulnerabili, attraverso programmi di prevenzione ed interventi orientati al supporto psicosociale, per mitigare l’impatto di eventi stressanti, come la pandemia SARS-CoV-2. Tali eventi, se sottovalutati, possono avere effetti negativi sul benessere del personale sanitario, incidendo sulla salute mentale con conseguente compromissione dell’efficienza e soddisfazione lavorativa, con inevitabili ripercussioni sulla qualità delle cure fornite e maggior rischio di errori ed infortuni.
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