Lo studio riguarda lo sviluppo di una metodologia efficace per l’ottimizzazione fluidodinamica e strutturale di carene innovative. Queste imbarcazioni hanno la peculiarità di una elevata stabilità di forma nei confronti di rollio e beccheggio, ciò comporta una elevata reattività al moto ondoso. E’ noto come la combinazione di questi moti oscillatori sia uno dei motivi che portano alla riduzione del confort di navigazione. Sorge dalle sopraccitate motivazioni l’esigenza di studiare nuvoe forme che limitino tali moti, in particolar modo il beccheggio che risulta essere il più fastidioso. Le equazioni di seakeeping ci indicano, e l’esperienza lo conferma, che il beccheggio presenta la sua massima ampiezza a prua, di conseguenza è opportuno soffermarsi in particolar modo nello studio di tale zona della nave. La carena da cui nasce lo studio è una carena di origine militare, studiata dalla US Navy per avere elevata stabilità statica e dinamica per permette una buona precisione di tiro anche in condizioni di moto ondoso particolarmente provante. L’idea dunque è quella di ispirarsi a queste forme per poter studiare carene da diporto che possano permettere elevati standard di confort anche in condizioni particolarmente fastidiose come la condizione all’ancora in cui tutti i sistemi stabilizzatori attivi perdono di efficacia.

NUOVE METODOLOGIE PER L’OTTIMIZZAZIONE FLUIDODINAMICA E STRUTTURALE DI CARENE INNOVATIVE

CUCINOTTA, Filippo
2010-03-01

Abstract

Lo studio riguarda lo sviluppo di una metodologia efficace per l’ottimizzazione fluidodinamica e strutturale di carene innovative. Queste imbarcazioni hanno la peculiarità di una elevata stabilità di forma nei confronti di rollio e beccheggio, ciò comporta una elevata reattività al moto ondoso. E’ noto come la combinazione di questi moti oscillatori sia uno dei motivi che portano alla riduzione del confort di navigazione. Sorge dalle sopraccitate motivazioni l’esigenza di studiare nuvoe forme che limitino tali moti, in particolar modo il beccheggio che risulta essere il più fastidioso. Le equazioni di seakeeping ci indicano, e l’esperienza lo conferma, che il beccheggio presenta la sua massima ampiezza a prua, di conseguenza è opportuno soffermarsi in particolar modo nello studio di tale zona della nave. La carena da cui nasce lo studio è una carena di origine militare, studiata dalla US Navy per avere elevata stabilità statica e dinamica per permette una buona precisione di tiro anche in condizioni di moto ondoso particolarmente provante. L’idea dunque è quella di ispirarsi a queste forme per poter studiare carene da diporto che possano permettere elevati standard di confort anche in condizioni particolarmente fastidiose come la condizione all’ancora in cui tutti i sistemi stabilizzatori attivi perdono di efficacia.
mar-2010
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3279569
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact