Le reazioni di ipersensibilità da farmaci rappresentano un problema di salute pubblica rilevante, pertanto vanno ulteriormente definite. L’imprevedibilità di queste reazioni sottolinea l’importanza della raccolta di dati real-world nella fase post-marketing per una maggiore conoscenza del profilo rischio/beneficio del farmaco. Obiettivo del presente lavoro è quello di caratterizzare le reazioni avverse a farmaci (ADR) segnalate da un reparto di allergologia e immunologia clinica con il supporto di un farmacista monitor. Dal 15/06/2022 al 15/06/2023, sono state raccolte le segnalazioni spontanee di ADR in pazienti trattati in regime di Day Service o di Ricovero Ordinario presso il reparto di Allergologia e Immunologia Clinica di una struttura ospedaliera Universitaria. L’attività è stata coordinata dal personale medico e supportata da farmacisti monitor. Le segnalazioni hanno riguardato ADR pregresse o insorte dopo esecuzione di test allergologici. Sono stati esaminati sesso, età, anamnesi dei pazienti, ADR, farmaci sospetti e concomitanti. Le segnalazioni sono state inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) e valutate per gravità, esito e notorietà. Nel periodo analizzato sono stati 452 i pazienti visitati in reparto e 183 le segnalazioni effettuate, per un totale di 422 ADR verificatesi in 154 soggetti con un tasso di segnalazione del 40,5%. Le segnalazioni hanno interessato soprattutto pazienti di sesso femminile (66,1%), adulti (83,6%), con un’età media di 45,2 anni. Delle 422 ADR segnalate, il 29,1% era grave sulla base dei seguenti criteri: altra condizione clinicamente rilevante (71,5%), ospedalizzazione o prolungamento dell’ospedalizzazione (26,8%), pericolo di vita (1,6%). La maggior parte delle ADR (96,9%) si è risolta, prevalentemente dopo terapia cortisonica ed antistaminica. Le ADR maggiormente segnalate sono state orticaria (11,1%), angioedema (10,7%), prurito (9,9%), eruzione cutanea (7,6%) e dispnea (5,7%). Dei 203 principi attivi imputati, quelli più segnalati comprendevano amoxicillina/acido clavulanico (10,3%), ibuprofene (10,3%), ketoprofene (9,8%), diclofenac (8,4%) e paracetamolo (4,9%). Le ADR inatteseinattese sono state 4, insorte dopo impiego di amoxicillina, piperacillina/ tazobactam, dupilumab e tozinameran. I dati raccolti evidenziano che la maggior parte delle ADR segnalate sono note e non gravi. Tuttavia, alcune ADR clinicamente rilevanti e/o inattese sono state osservate ampliando la conoscenza del profilo di sicurezza dei farmaci in uso. La presenza del farmacista monitor è risultata utile in quanto ha consentito la raccolta di un numero consistente di segnalazioni di sospetta ADR, con un notevole incremento rispetto ai periodi precedenti. Quindi, l’instaurarsi di una collaborazione tra i diversi operatori sanitari è fondamentale per il monitoraggio della sicurezza dei farmaci in uso

Caratterizzazione delle reazioni avverse a farmaci segnalate da un reparto di Allergologia e Immunologia Clinica

Ilaria Marando;Luisa Ricciardi;Luca Gammeri;Fabiola De Luca;Edoardo Spina;Paola Maria Cutroneo
2023-01-01

Abstract

Le reazioni di ipersensibilità da farmaci rappresentano un problema di salute pubblica rilevante, pertanto vanno ulteriormente definite. L’imprevedibilità di queste reazioni sottolinea l’importanza della raccolta di dati real-world nella fase post-marketing per una maggiore conoscenza del profilo rischio/beneficio del farmaco. Obiettivo del presente lavoro è quello di caratterizzare le reazioni avverse a farmaci (ADR) segnalate da un reparto di allergologia e immunologia clinica con il supporto di un farmacista monitor. Dal 15/06/2022 al 15/06/2023, sono state raccolte le segnalazioni spontanee di ADR in pazienti trattati in regime di Day Service o di Ricovero Ordinario presso il reparto di Allergologia e Immunologia Clinica di una struttura ospedaliera Universitaria. L’attività è stata coordinata dal personale medico e supportata da farmacisti monitor. Le segnalazioni hanno riguardato ADR pregresse o insorte dopo esecuzione di test allergologici. Sono stati esaminati sesso, età, anamnesi dei pazienti, ADR, farmaci sospetti e concomitanti. Le segnalazioni sono state inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) e valutate per gravità, esito e notorietà. Nel periodo analizzato sono stati 452 i pazienti visitati in reparto e 183 le segnalazioni effettuate, per un totale di 422 ADR verificatesi in 154 soggetti con un tasso di segnalazione del 40,5%. Le segnalazioni hanno interessato soprattutto pazienti di sesso femminile (66,1%), adulti (83,6%), con un’età media di 45,2 anni. Delle 422 ADR segnalate, il 29,1% era grave sulla base dei seguenti criteri: altra condizione clinicamente rilevante (71,5%), ospedalizzazione o prolungamento dell’ospedalizzazione (26,8%), pericolo di vita (1,6%). La maggior parte delle ADR (96,9%) si è risolta, prevalentemente dopo terapia cortisonica ed antistaminica. Le ADR maggiormente segnalate sono state orticaria (11,1%), angioedema (10,7%), prurito (9,9%), eruzione cutanea (7,6%) e dispnea (5,7%). Dei 203 principi attivi imputati, quelli più segnalati comprendevano amoxicillina/acido clavulanico (10,3%), ibuprofene (10,3%), ketoprofene (9,8%), diclofenac (8,4%) e paracetamolo (4,9%). Le ADR inatteseinattese sono state 4, insorte dopo impiego di amoxicillina, piperacillina/ tazobactam, dupilumab e tozinameran. I dati raccolti evidenziano che la maggior parte delle ADR segnalate sono note e non gravi. Tuttavia, alcune ADR clinicamente rilevanti e/o inattese sono state osservate ampliando la conoscenza del profilo di sicurezza dei farmaci in uso. La presenza del farmacista monitor è risultata utile in quanto ha consentito la raccolta di un numero consistente di segnalazioni di sospetta ADR, con un notevole incremento rispetto ai periodi precedenti. Quindi, l’instaurarsi di una collaborazione tra i diversi operatori sanitari è fondamentale per il monitoraggio della sicurezza dei farmaci in uso
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