Dal Club del Coccodrillo all'Intergruppo federalista per l'Unione europea: Nascita, sviluppo e prospettive (1980-1994)

Nel corso degli anni Ottanta prendeva forma, all’interno del Parlamento europeo, l’esperienza del Club del Coccodrillo, fondato da Altiero Spinelli il 9 luglio 1980, e del successivo Intergruppo federalista per l’Unione europea nato, sulla scia della strategia spinelliana, il 9 luglio 1986 su iniziativa di cinque parlamentari e di Pier Virgilio Dastoli. Esperienza che avrebbe reso protagonisti i deputati più “innovatori” nei progetti a sostegno di una procedura democratica e costituente per l’Europa. Impegnati a fondo sui principali temi comunitari e sulla prospettiva di un’Unione di tipo federale, gli Intergruppi, costituitisi in modo del tutto informale e attraverso un moto che potrebbe definirsi centripeto, avrebbero acquisito uno spazio via via più esteso nell’emiciclo comunitario, ispirando numerose riforme quali, ad esempio, l’introduzione della cittadinanza europea, il potere di codecisione fra Parlamento e Consiglio e la ripartizione delle competenze fra Unione e Stati membri secondo il principio di sussidiarietà. A partire dall’analisi del Crocodile. Lettre aux membres du Parlament europeen, sia dei numeri pubblicati dal 1980 al 1983, sia di quelli pubblicati dopo la morte di Altiero Spinelli, passando per la consultazione di inedite carte d’archivio, lo studio ripercorre l’esperienza di quelle reti trasversali, la formazione, l’azione, il pensiero filo-federalista perseguito e l’influenza esercitata sui gruppi politici dell’Assemblea di Strasburgo e dei Parlamenti nazionali. Uno studio volto a indagare gli approcci e gli strumenti adottati da quei deputati “avanguardisti” per animare in circuito transpolitico-transnazionale e ottenere un consenso trasversale nell’emiciclo e tra i cittadini, attraverso un contestuale esame delle posizioni assunte dagli organi istituzionali del Parlamento europeo, in particolare dalla Commissione istituzionale e dalle Assemblee nazionali.