Introduzione: La vaccinazione rappresenta lo strumento più efficace in dotazione alla sanità pubblica nell’ambito della prevenzione primaria delle malattie infettive, consentendo di apportare benefici non solo nei soggetti vaccinati, ma indirettamente anche ai non vaccinati. Il momento del counseling vaccinale rappresenta, inoltre, uno strumento di notevole importanza nelle mani dell’operatore sanitario perché dà la possibilità, in un’epoca segnata dall’utilizzo crescente dei sistemi di telemedicina, di interagire in maniera diretta con il vaccinando. Il presente studio si pone come obiettivo primario l’analisi della percezione, delle attitudini, della conoscenza degli antibiotici e dell’antibiotico-resistenza in una coorte di pazienti cronici e la valutazione dell’effetto del counselling vaccinale su tali parametri. Materiali e Metodi: è stato condotto uno studio prospettico nell’A.O.U. “G. Martino” di Messina dal 1° aprile 2022 al 1° ottobre 2022, presso il centro vaccinale dell’Igiene Ospedaliera, previa raccolta del consenso informato e somministrazione della vaccinazione prescelta. Lo studio è stato effettuato mediante la compilazione telefonica di un questionario creato ad hoc atto a valutare la conoscenza, le attitudini e la percezione nei confronti degli antibiotici oltre al ruolo del counseling vaccinale sull’utilizzo postumo di antibiotici e sullo sviluppo di infezioni. Risultati: Hanno aderito allo studio 47 individui di cui il 44,68% di sesso maschile e il 55,32% di sesso femminile (età media 49,6±15,6 DS). Nel campione oggetto di studi è stato possibile evidenziare un soddisfacente livello di conoscenza degli antibiotici e del concetto di antibiotico resistenza, con una percentuale di poco superiore all’80% dei partecipanti che ha risposto correttamente alle domande formulate. Il 23,4% non aveva mai sentito parlare di antibiotico resistenza e, più della metà del campione non ne conosceva la corretta definizione. In seguito all’arruolamento dei pazienti ed il counselling effettuato dopo la somministrazione del vaccino, circa il 47% del campione ha utilizzato antibiotici, di questi tutti hanno seguito la terapia indicata dal medico ed in uno solo caso è stata riscontrata antibiotico-resistenza. Discussione e Conclusioni: Dai dati in nostro possesso emerge come la vaccinazione unita ad un adeguato counselling rivolto al paziente da parte degli operatori del centro vaccinale ospedaliero siano attività di fondamentale importanza al fine di ridurre l’uso inappropriato di antibiotici sia attraverso l’effetto diretto che indiretto specialmente nella categoria di pazienti ritenuti “fragili”.
L’ospedale che vaccina: Valutazione multiparametrica dell’outcome post-vaccinale sullo sviluppo di infezioni, antibiotico-terapia e resistenza
Francesco Giordano
;Cristina Genovese;Raffaele Squeri;Daniela Lo Giudice;Sebastiano Calimeri;Vincenza La Fauci.
2023-01-01
Abstract
Introduzione: La vaccinazione rappresenta lo strumento più efficace in dotazione alla sanità pubblica nell’ambito della prevenzione primaria delle malattie infettive, consentendo di apportare benefici non solo nei soggetti vaccinati, ma indirettamente anche ai non vaccinati. Il momento del counseling vaccinale rappresenta, inoltre, uno strumento di notevole importanza nelle mani dell’operatore sanitario perché dà la possibilità, in un’epoca segnata dall’utilizzo crescente dei sistemi di telemedicina, di interagire in maniera diretta con il vaccinando. Il presente studio si pone come obiettivo primario l’analisi della percezione, delle attitudini, della conoscenza degli antibiotici e dell’antibiotico-resistenza in una coorte di pazienti cronici e la valutazione dell’effetto del counselling vaccinale su tali parametri. Materiali e Metodi: è stato condotto uno studio prospettico nell’A.O.U. “G. Martino” di Messina dal 1° aprile 2022 al 1° ottobre 2022, presso il centro vaccinale dell’Igiene Ospedaliera, previa raccolta del consenso informato e somministrazione della vaccinazione prescelta. Lo studio è stato effettuato mediante la compilazione telefonica di un questionario creato ad hoc atto a valutare la conoscenza, le attitudini e la percezione nei confronti degli antibiotici oltre al ruolo del counseling vaccinale sull’utilizzo postumo di antibiotici e sullo sviluppo di infezioni. Risultati: Hanno aderito allo studio 47 individui di cui il 44,68% di sesso maschile e il 55,32% di sesso femminile (età media 49,6±15,6 DS). Nel campione oggetto di studi è stato possibile evidenziare un soddisfacente livello di conoscenza degli antibiotici e del concetto di antibiotico resistenza, con una percentuale di poco superiore all’80% dei partecipanti che ha risposto correttamente alle domande formulate. Il 23,4% non aveva mai sentito parlare di antibiotico resistenza e, più della metà del campione non ne conosceva la corretta definizione. In seguito all’arruolamento dei pazienti ed il counselling effettuato dopo la somministrazione del vaccino, circa il 47% del campione ha utilizzato antibiotici, di questi tutti hanno seguito la terapia indicata dal medico ed in uno solo caso è stata riscontrata antibiotico-resistenza. Discussione e Conclusioni: Dai dati in nostro possesso emerge come la vaccinazione unita ad un adeguato counselling rivolto al paziente da parte degli operatori del centro vaccinale ospedaliero siano attività di fondamentale importanza al fine di ridurre l’uso inappropriato di antibiotici sia attraverso l’effetto diretto che indiretto specialmente nella categoria di pazienti ritenuti “fragili”.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.