Il presente lavoro ripercorre un anno di ricerca sul ricongiungimento familiare a Palermo, partendo dallo Sportello Unico Immigrazione della Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo (da ora in avanti nel testo, U.T.G.) di Palermo e proseguendo nell’esplorazione degli atti di cittadinanza (Isin & Nielsen 2008) con i quali i cittadini di Paesi Terzi rivendicano ed esercitano il loro diritto all’unità familiare, pur nella precarietà del loro inserimento nel tessuto sociale di arrivo. Il principale contesto della ricerca è la Pubblica Amministrazione, gli uffici degli enti pubblici – primo fra tutti lo Sportello Unico Immigrazione dell’U.T.G. Prefettura di Palermo. Rispetto alla questione del ricongiungimento familiare e in generale all’erogazione dei servizi da parte della Pubblica Amministrazione ai cittadini stranieri presenti sul territorio, un tema che si impone all’attenzione dei ricercatori, a livello macro, è quello del depauperamento della Pubblica Amministrazione, del sottodimensionamento del personale, del malfunzionamento di alcuni uffici pubblici. La ricerca osserva tali fenomeni da una posizione particolare: il progetto In.NET 2.0 da cui nasce l’equipe di ricerca, che opera all’interno di una strategia di governance multilivello attraverso cui la Prefettura ha implementato le proprie risorse umane con soggetti del privato sociale formati alla mediazione linguistica e culturale. La collocazione della ricerca nell’ambito del progetto In.NET 2.0 ha permesso di osservare alcune buone pratiche adottate all’interno dello Sportello Unico Immigrazione, molte delle quali però, va detto sin da subito, difficilmente potranno essere mantenute dallo sportello anche dopo la fine del processo di capacity building, una volta esaurito il finanziamento del progetto. Questo studio mostra come l’interazione tra privato sociale e Pubblica Amministrazione nell’ambito dei servizi erogati alla cittadinanza straniera permetta di sperimentare nuovi approcci alla comunicazione esterna e contribuisca in maniera sensibile all’inclusività dei servizi pubblici.
Gli atti di cittadinanza nel processo di ricongiungimento familiare
Giorgianni, Eugenio
2024-01-01
Abstract
Il presente lavoro ripercorre un anno di ricerca sul ricongiungimento familiare a Palermo, partendo dallo Sportello Unico Immigrazione della Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo (da ora in avanti nel testo, U.T.G.) di Palermo e proseguendo nell’esplorazione degli atti di cittadinanza (Isin & Nielsen 2008) con i quali i cittadini di Paesi Terzi rivendicano ed esercitano il loro diritto all’unità familiare, pur nella precarietà del loro inserimento nel tessuto sociale di arrivo. Il principale contesto della ricerca è la Pubblica Amministrazione, gli uffici degli enti pubblici – primo fra tutti lo Sportello Unico Immigrazione dell’U.T.G. Prefettura di Palermo. Rispetto alla questione del ricongiungimento familiare e in generale all’erogazione dei servizi da parte della Pubblica Amministrazione ai cittadini stranieri presenti sul territorio, un tema che si impone all’attenzione dei ricercatori, a livello macro, è quello del depauperamento della Pubblica Amministrazione, del sottodimensionamento del personale, del malfunzionamento di alcuni uffici pubblici. La ricerca osserva tali fenomeni da una posizione particolare: il progetto In.NET 2.0 da cui nasce l’equipe di ricerca, che opera all’interno di una strategia di governance multilivello attraverso cui la Prefettura ha implementato le proprie risorse umane con soggetti del privato sociale formati alla mediazione linguistica e culturale. La collocazione della ricerca nell’ambito del progetto In.NET 2.0 ha permesso di osservare alcune buone pratiche adottate all’interno dello Sportello Unico Immigrazione, molte delle quali però, va detto sin da subito, difficilmente potranno essere mantenute dallo sportello anche dopo la fine del processo di capacity building, una volta esaurito il finanziamento del progetto. Questo studio mostra come l’interazione tra privato sociale e Pubblica Amministrazione nell’ambito dei servizi erogati alla cittadinanza straniera permetta di sperimentare nuovi approcci alla comunicazione esterna e contribuisca in maniera sensibile all’inclusività dei servizi pubblici.Pubblicazioni consigliate
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