La città di Messina presenta una storia millenaria che affonda le sue radici ancora prima della colonizzazione da parte dei greci nell’VIII secolo a.C. I vari eventi e soprattutto le catastrofi naturali che si sono abbattute su di essa hanno cancellato buona parte di questo lento processo di stratificazione. A questo annullamento si somma la non riconoscenza di ciò che è pervenuto sino a noi ed è, o dovrebbe diventare, carattere urbano identitario. Lungo la via Garibaldi, importante asse già nella conformazione ottocentesca della città con il nome di via Ferdinanda, si apre Largo San Giacomo, esattamente in corrispondenza della zona absidale della cattedrale della città peloritana. In questo punto sono presenti importanti resti archeologici che versano in condizioni di trascuratezza e degrado, al fianco di edifici residenziali risalenti al XX secolo. In molti di essi l’ultimo processo di stratificazione storico-architettonica è rappresentato dagli interventi di sopraelevazione degli edifici della ricostruzione post sismica del 1908, che hanno subito una crescita verso l’alto in virtù di esigenze insediative. Se in molti casi questi interventi hanno alterato negativamente le proporzioni e l’estetica degli edifici originari, va evidenziato che in taluni esempi si tratta di progettazioni di qualità, da segnalare agli occhi, spesso distratti, della comunità. Per ripristinare diversi tratti architettonici riconoscibili di Messina, il primo passo metodologico è stato quello di selezionare e delimitare la sezione di Via Garibaldi che meglio spiega i processi di stratificazione avvenuti dall'antichità ai giorni nostri. La ricerca bibliografica e archivistica è stata poi una naturale progressione per comprendere ciò che è sopravvissuto, insieme a quel che è andato trascurato o irrimediabilmente. Ciò ha mosso a prendere in considerazione i tratti identitari della città, compresi quelli attualmente esistenti, come i resti archeologici, e quelli potenziali, come l'aggiunta di piani a edifici di valore costruiti dopo il terremoto. Infine, la ricerca è stata orientata verso la valorizzazione del patrimonio stratificato di Messina attraverso guide digitali contenenti file e documenti originali per accrescere la conoscenza dei cittadini e il turismo culturale. L'utilizzo dell'elaborazione multimediale attraverso semplici codici QR posizionati nei punti di osservazione dimostra la capacità di replicare facilmente sia la metodologia che il risultato finale.

10th Euro-American Congress on Construction Pathology, Rehabilitation Technology and Heritage Management, REHABEND 2024

Giuseppina Salvo
Writing – Original Draft Preparation
;
Graziano Tomasello
Writing – Original Draft Preparation
2024-01-01

Abstract

La città di Messina presenta una storia millenaria che affonda le sue radici ancora prima della colonizzazione da parte dei greci nell’VIII secolo a.C. I vari eventi e soprattutto le catastrofi naturali che si sono abbattute su di essa hanno cancellato buona parte di questo lento processo di stratificazione. A questo annullamento si somma la non riconoscenza di ciò che è pervenuto sino a noi ed è, o dovrebbe diventare, carattere urbano identitario. Lungo la via Garibaldi, importante asse già nella conformazione ottocentesca della città con il nome di via Ferdinanda, si apre Largo San Giacomo, esattamente in corrispondenza della zona absidale della cattedrale della città peloritana. In questo punto sono presenti importanti resti archeologici che versano in condizioni di trascuratezza e degrado, al fianco di edifici residenziali risalenti al XX secolo. In molti di essi l’ultimo processo di stratificazione storico-architettonica è rappresentato dagli interventi di sopraelevazione degli edifici della ricostruzione post sismica del 1908, che hanno subito una crescita verso l’alto in virtù di esigenze insediative. Se in molti casi questi interventi hanno alterato negativamente le proporzioni e l’estetica degli edifici originari, va evidenziato che in taluni esempi si tratta di progettazioni di qualità, da segnalare agli occhi, spesso distratti, della comunità. Per ripristinare diversi tratti architettonici riconoscibili di Messina, il primo passo metodologico è stato quello di selezionare e delimitare la sezione di Via Garibaldi che meglio spiega i processi di stratificazione avvenuti dall'antichità ai giorni nostri. La ricerca bibliografica e archivistica è stata poi una naturale progressione per comprendere ciò che è sopravvissuto, insieme a quel che è andato trascurato o irrimediabilmente. Ciò ha mosso a prendere in considerazione i tratti identitari della città, compresi quelli attualmente esistenti, come i resti archeologici, e quelli potenziali, come l'aggiunta di piani a edifici di valore costruiti dopo il terremoto. Infine, la ricerca è stata orientata verso la valorizzazione del patrimonio stratificato di Messina attraverso guide digitali contenenti file e documenti originali per accrescere la conoscenza dei cittadini e il turismo culturale. L'utilizzo dell'elaborazione multimediale attraverso semplici codici QR posizionati nei punti di osservazione dimostra la capacità di replicare facilmente sia la metodologia che il risultato finale.
2024
978-84-09-58990-6
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