Lo scritto si occupa degli strumenti di debito chirografario di secondo livello (senior non-preferred bonds), introdotti nell’ordinamento italiano con L. n. 205/17, al fine di prevedere l’inserimento, nella gerarchia degli strumenti di capitale bancario, di un “cuscinetto” di passività ad elevata capacità di assorbimento delle perdite, collocato tra le passività subordinate e le passività chirografarie ordinarie, utilizzabile in situazioni di crisi dell’emittente. Gli strumenti di debito chirografario di secondo livello assumono rilevanza in relazione a molteplici ambiti, intercettando, in particolare, sia le problematiche inerenti alla gestione delle insolvenze bancarie (nella specie, sotto il profilo della disciplina MREL e, più, in generale, della resolution), sia quelle relative alla (corretta) commercializzazione di strumenti finanziari assoggettabili a bail-in, con conseguenti riflessi in termini di investor protection. Lo studio ha lo scopo di valutare se l’attuale contesto regolamentare soddisfi realmente le finalità (efficace conduzione delle procedure di resolution, da un lato; protezione degli investitori, dall'altro) perseguite dal legislatore con l'introduzione della fattispecie in esame. In quest'ottica, vengono suggerite alcune modifiche da apportare all'attuale quadro disciplinare, idonee a conferirgli maggiore chiarezza e linearità, a beneficio del mercato e degli investitori.

Senior non-preferred bonds e tutela degli investitori

Ciraolo, Francesco
2024-01-01

Abstract

Lo scritto si occupa degli strumenti di debito chirografario di secondo livello (senior non-preferred bonds), introdotti nell’ordinamento italiano con L. n. 205/17, al fine di prevedere l’inserimento, nella gerarchia degli strumenti di capitale bancario, di un “cuscinetto” di passività ad elevata capacità di assorbimento delle perdite, collocato tra le passività subordinate e le passività chirografarie ordinarie, utilizzabile in situazioni di crisi dell’emittente. Gli strumenti di debito chirografario di secondo livello assumono rilevanza in relazione a molteplici ambiti, intercettando, in particolare, sia le problematiche inerenti alla gestione delle insolvenze bancarie (nella specie, sotto il profilo della disciplina MREL e, più, in generale, della resolution), sia quelle relative alla (corretta) commercializzazione di strumenti finanziari assoggettabili a bail-in, con conseguenti riflessi in termini di investor protection. Lo studio ha lo scopo di valutare se l’attuale contesto regolamentare soddisfi realmente le finalità (efficace conduzione delle procedure di resolution, da un lato; protezione degli investitori, dall'altro) perseguite dal legislatore con l'introduzione della fattispecie in esame. In quest'ottica, vengono suggerite alcune modifiche da apportare all'attuale quadro disciplinare, idonee a conferirgli maggiore chiarezza e linearità, a beneficio del mercato e degli investitori.
2024
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