Secondo alcuni osservatori le politiche di cooperazione allo sviluppo sono troppe frammentarie e, di conseguenza, rischiano di essere dispendiose ed inefficaci. Questo nobile strumento di mutuo aiuto tra Stati e Organizzazioni internazionali, nato all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, sembrerebbe essere oggi se non superato, bisognoso di una corposa riforma. Una necessità che parrebbe esser dettata anche dal fatto che, soprattutto in Occidente, l’avanzata dei nazionalismi e le scarse risorse pubbliche, disincentivano gli investimenti in politiche di cooperazione allo sviluppo. Per questo complesso di ragioni, si registrano a livello internazionale nuove frontiere e buone pratiche, delle quali il presente paper intende dare conto.
Nuove frontiere della cooperazione allo sviluppo: il ruolo dei privati e delle tecnologie dell'informazione e dell'innovazione
Terranova G
2019-01-01
Abstract
Secondo alcuni osservatori le politiche di cooperazione allo sviluppo sono troppe frammentarie e, di conseguenza, rischiano di essere dispendiose ed inefficaci. Questo nobile strumento di mutuo aiuto tra Stati e Organizzazioni internazionali, nato all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, sembrerebbe essere oggi se non superato, bisognoso di una corposa riforma. Una necessità che parrebbe esser dettata anche dal fatto che, soprattutto in Occidente, l’avanzata dei nazionalismi e le scarse risorse pubbliche, disincentivano gli investimenti in politiche di cooperazione allo sviluppo. Per questo complesso di ragioni, si registrano a livello internazionale nuove frontiere e buone pratiche, delle quali il presente paper intende dare conto.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


