Il sistema canadese di asilo rappresenta oggi un paradigma di riferimento per superare il modello internazionale di accoglienza dei rifugiati che dalla Seconda guerra mondiale, sotto mandato dell’UNHCR, è stato incentrato su due parole chiave: assistere e mantenere. Agli abitanti dei campi profughi nelle zone di crisi, così come in molte città europee, si garantisce vitto, alloggio e servizi socio-sanitari minimi. Istruzione, for¬mazione e lavoro sono, invece, eccezioni alla regola. Un approccio assistenzialista giustificato dallo status di rifugiato, per definizione tem¬poraneo. Il problema è che, secondo le Nazioni Unite, il 40% dei 65,3 milioni di profughi nel mondo è costretto a vivere lontano da casa da almeno 5 o più anni. È anche per queste ragioni che alcuni Stati come il Canada hanno sperimentato, in alternativa a quello dominante, modelli alternativi, ispirati al principio della sponsorizzazione da parte del settore privato dell’accoglienza dei rifugiati. Il sistema canadese può rappresentare un modello da imitare a livello internazionale? È a questo interrogativo che il presente lavoro prova a rispondere.
Il ruolo dei privati come attori geopolitici dell'accoglienza dei rifugiati: il caso canadese
Terranova G
2018-01-01
Abstract
Il sistema canadese di asilo rappresenta oggi un paradigma di riferimento per superare il modello internazionale di accoglienza dei rifugiati che dalla Seconda guerra mondiale, sotto mandato dell’UNHCR, è stato incentrato su due parole chiave: assistere e mantenere. Agli abitanti dei campi profughi nelle zone di crisi, così come in molte città europee, si garantisce vitto, alloggio e servizi socio-sanitari minimi. Istruzione, for¬mazione e lavoro sono, invece, eccezioni alla regola. Un approccio assistenzialista giustificato dallo status di rifugiato, per definizione tem¬poraneo. Il problema è che, secondo le Nazioni Unite, il 40% dei 65,3 milioni di profughi nel mondo è costretto a vivere lontano da casa da almeno 5 o più anni. È anche per queste ragioni che alcuni Stati come il Canada hanno sperimentato, in alternativa a quello dominante, modelli alternativi, ispirati al principio della sponsorizzazione da parte del settore privato dell’accoglienza dei rifugiati. Il sistema canadese può rappresentare un modello da imitare a livello internazionale? È a questo interrogativo che il presente lavoro prova a rispondere.Pubblicazioni consigliate
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