La tematica dei rifiuti, oggetto della presente indagine, assume nell’attuale contesto storico-economico un ruolo centrale, sollecitando l’intera società civile, dal produttore al consumatore, dal giurista all’economista, a porre particolare attenzione al ruolo svolto da queste sostanze nel processo di transizione ecologica. Con l’intento di realizzare un modello di sviluppo sostenibile in grado di preservare le risorse naturali anche nell’interesse delle future generazioni si è reso necessario individuare un nuovo modello economico, capace di agire contemporaneamente sulla riduzione del ricorso massivo alle materie prime vergini per la creazione di nuovi prodotti e sulla diminuzione della quantità di rifiuti creati. È in tale contesto, dunque, che il giurista, non potendo rimanere “sordo” rispetto ai mutamenti del reale, è chiamato a riflettere sul possibile superamento dell’impostazione tradizionale che considerava il rifiuto quale oggetto di situazioni giuridiche passive, quale male giuridico, fonte esclusiva di obblighi e doveri. La presente ricerca, dunque, si pone l’obiettivo di indagare se nel contesto dell’economia circolare il rifiuto sia in grado di soddisfare interessi ritenuti dall’ordinamento giuridico meritevoli di tutela e, pertanto, se possa essere qualificato come bene in senso giuridico.
I rifiuti al tempo dell'economia circolare tra End of Waste e tutela della salute
TESTA, LAURA NATALIA ANNA
2025-05-09
Abstract
La tematica dei rifiuti, oggetto della presente indagine, assume nell’attuale contesto storico-economico un ruolo centrale, sollecitando l’intera società civile, dal produttore al consumatore, dal giurista all’economista, a porre particolare attenzione al ruolo svolto da queste sostanze nel processo di transizione ecologica. Con l’intento di realizzare un modello di sviluppo sostenibile in grado di preservare le risorse naturali anche nell’interesse delle future generazioni si è reso necessario individuare un nuovo modello economico, capace di agire contemporaneamente sulla riduzione del ricorso massivo alle materie prime vergini per la creazione di nuovi prodotti e sulla diminuzione della quantità di rifiuti creati. È in tale contesto, dunque, che il giurista, non potendo rimanere “sordo” rispetto ai mutamenti del reale, è chiamato a riflettere sul possibile superamento dell’impostazione tradizionale che considerava il rifiuto quale oggetto di situazioni giuridiche passive, quale male giuridico, fonte esclusiva di obblighi e doveri. La presente ricerca, dunque, si pone l’obiettivo di indagare se nel contesto dell’economia circolare il rifiuto sia in grado di soddisfare interessi ritenuti dall’ordinamento giuridico meritevoli di tutela e, pertanto, se possa essere qualificato come bene in senso giuridico.Pubblicazioni consigliate
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