Ricordato come, nell’ambito della fenomenologia riguardante l’hate speech, le comunità religiose non sempre assumano la veste di vittime, il presente contributo si propone di verificare fino a che punto sussista una differenza sostanziale tra la punizione delle offese alla religione e quella dell’incitamento all’odio. Secondo l’Autore, la sussistenza di una dimensione di pericolosità anche nell’offesa alla religione, la non dissociabilità del discorso d’odio da una conseguenza offensiva sul piano sentimentale e la difficile classificazione di alcune figure di confine inducono a ritenere che si tratti di forme di tutela complementari, volte a promuovere il valore del rispetto reciproco tra i consociati a prescindere dalla fede religiosa da ciascuno professata.
Discorso pubblico e religious hate speech nelle moderne società multiculturali
Licastro Angelo
2025-01-01
Abstract
Ricordato come, nell’ambito della fenomenologia riguardante l’hate speech, le comunità religiose non sempre assumano la veste di vittime, il presente contributo si propone di verificare fino a che punto sussista una differenza sostanziale tra la punizione delle offese alla religione e quella dell’incitamento all’odio. Secondo l’Autore, la sussistenza di una dimensione di pericolosità anche nell’offesa alla religione, la non dissociabilità del discorso d’odio da una conseguenza offensiva sul piano sentimentale e la difficile classificazione di alcune figure di confine inducono a ritenere che si tratti di forme di tutela complementari, volte a promuovere il valore del rispetto reciproco tra i consociati a prescindere dalla fede religiosa da ciascuno professata.Pubblicazioni consigliate
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